Rapina il fratello: carcere confermato

Il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere per Savino Belsanti (69) e di Mohammed Hanif Bostan (24). Fascicolo a Perugia

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Si è tenuta lunedì mattina, presso la casa circondariale di Terni, l’udienza di convalida del fermo applicato nei confronti del 69enne Savino Belsanti e del 24enne di origini pakistane Mohammed Hanif Bostan, gli autori della rapina avvenuta giovedì sera a Perugia, in una villa di San Giovanni del Pantano, dove vivono il fratello del Belsanti – il 75enne Virginio, oncologo in pensione – e la moglie di quest’ultimo, Lidia. Entrambi aggrediti a colpi di chiave inglese, le loro condizioni non destano fortunatamente preoccupazione.

Scena muta In seguito all’udienza il giudice Barbara Di Giovannantonio ha convalidato il fermo applicato dal pm Raffaele Pesiri in seguito all’operazione condotta dai carabinieri delle compagnie di Terni e di Amelia e dalla polizia Stradale di Terni, applicando per entrambi – residenti a Ronciglione (Viterbo) – la custodia cautelare in carcere. Nessuno dei due ha comunque inteso rilasciare spontanee dichiarazioni durante l’udienza di lunedì mattina a cui ha preso parte anche il legale che li difende d’ufficio, l’avvocato Laura Crescioni del foro di Terni. Contestualmente il giudice ha anche disposto la trasmissione degli atti alla procura di Perugia che diventa così competente per il procedimento in questione.

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