Ricevimento nuziale ‘incastra’ cinghialari

Orvieto: nei guai due cacciatori ‘beccati’ nonostante lo stop all’attività venatoria. Scoperti grazie agli invitati di un matrimonio

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Pensavano probabilmente di riuscire a farla franca, facendo perdere le proprie tracce in auto dopo aver abbattutto illecitamente un cinghiale, ma non hanno fatto i conti con gli attenti invitati ad un matrimonio che si teneva nelle vicinanze: due cacciatori di San Venanzo denunciati dai carabinieri per esercizio abusivo della caccia. L’episodio è avvenuto, di notte, a San Faustino di Orvieto (Terni).

Carabinieri San Venanzo

Sequestri I colpi di arma da fuoco sparati dai due per abbattere l’animale – nonostante il periodo di fermo dell’attività venatoria – sono stati infatti uditi dagli amici degli sposi, che dopo aver visto anche passare da lontano il mezzo dei due cacciatori, hanno dato l’allarme al 112. I militari della stazione di San Venenzo, già in strada (non lontano dal luogo del fatto) per un normale servizio notturno di controllo del territorio, grazie alle indicazioni fornite dagli invitati al banchetto sono riusciti a rintracciare poco dopo i due ‘cinghialai’. Al termine della perquisizione personale e domiciliare sono stati sequestrati sia il fucile da caccia calibro 12, regolarmente detenuto da uno dei due e usato per l’uccisione, che la carcassa dell’animale.

Carabinieri Monteleone di Orvieto

Le altre denunce Sempre nell’orvietano, ma questa volta a Monteleone d’Orvieto, i carabinieri sono invece riusciti ad identificare, denunciandoli per truffa, un 42enne colombiano ed un 22enne friulano: la coppia spacciandosi per tecnici del sistema di ricarica elettronica installato, aveva indotto la dipendente di un esercizio pubblico del posto, con la scusa di svolgere delle prove di funzionamento, ad effettuare alcuni versamenti a loro beneficio.

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