Sanità, prestazioni sospese per lockdown: c’è il piano di recupero

Umbria, è stato approvato dalla giunta regionale: Cup a due livelli, telemedicina, sedute straordinarie in orario serale e aggiornamento accordo con FarmaCup

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La riorganizzazione dell’attività del Cup regionale su due livelli, la telemedicina e l’attivazione di sedute straordinarie in orario serale, il sabato e la domenica: sono i punti più rilevanti del piano per il recupero delle prestazioni sospese o ridotte in ambito sanitario durante il lockdown, approvato mercoledì dalla giunta Tesei. Prevista anche l’istituzione di un tavolo per l’aggiornamento dell’accordo con il FarmaCup con l’obiettivo di stabilire nuove modalità di partecipazione delle farmacie al progetto.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Cup di I° livello

In programma c’è un approccio integrato e «multiprofessionale che vede coinvolti i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti e i farmacisti». Nel lanciare il piano palazzo Donini sottolinea che per garantire le attività di prenotazione in modo più efficiente ed efficace, il piano «prevede la riorganizzazione del Cup regionale attraverso due tipologie di postazioni e cioè Cup di I e di II livello con un ruolo di primo piano dei medici: la prenotazione per l’accesso alle prestazioni di I livello – l’esempio – può essere garantita in modalità di smartCup. Ciò vuol dire che dalla prescrizione specialistica del Mmg/Pls con ricetta dematerializzata, una volta confluita nel data-center regionale, possano essere estratti tutti i dati necessari per le attività di elaborazione della prenotazione da parte di operatori di smartCup. La prenotazione – viene evidenziato – degli appuntamenti avverrebbe quindi da remoto e il cittadino non avrebbe la necessità di provvedere alla prenotazione in maniera attiva in quanto l’appuntamento gli verrebbe comunicato dal sistema. L’avvio di tale sistema può essere attuato partendo da una fase di sperimentazione in un distretto della durata di un mese cui seguirebbe l’estensione entro novembre a tutti i distretti».

Cup di II° livello

Per quel che concerne il Cup di II° livello, consente di «garantire la presa in carico del paziente per tutte le visite di controllo e le prestazioni di secondo livello prescritte dallo specialista. In pratica, al momento della prestazione, lo specialista attraverso l’accesso alla prescrizione piattaforma Web redige la prescrizione e può provvedere alla prenotazione al Cup di II livello. La prenotazione delle prestazioni viene anche garantita dalle postazioni Cup di II livello attive nei servizi e nelle strutture. Il sistema di prescrizione è già attivo per tutti gli specialisti, mentre il sistema di prenotazione va reso attivo in tutte le postazioni programma che si completerà a breve in tutto il territorio regionale sulla base di una specifica pianificazione». Definiti gli interventi anche per il recupero delle vaccinazioni e degli screening.

Il gruppo di lavoro e le liste di attesa

L’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, puntualizza che «si tratta di una serie di misure finalizzate, da una parte a recuperare le prestazioni sospese a causa dell’emergenza sanitaria, dall’altra ad affrontare, grazie ad una serie di azioni trasversali concordate con le aziende sanitarie, il problema delle liste di attesa, comune da anni a quasi tutte le regioni italiane, ma che si è aggravato fortemente durante l’emergenza sanitaria. Per predisporre il piano la Regione ha costituito un gruppo di lavoro coordinato dal commissario straordinario dell’Usl Umbria 1, Gilberto Gentili, che ha elaborato un progetto innovativo che coinvolge nella prescrizione degli esami e delle visite, direttamente i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti fondamentali quest’ultimi per la gestione dei follow-up e della presa in carico in carico dei pazienti. Queste innovazioni vanno tutte inserite in una visione regionale e unitaria del governo delle liste di attesa, tesa a introdurre un cambiamento radicale nell’organizzazione delle aziende sanitarie. A monte – prosegue – è stata fatta una valutazione approfondita dei volumi delle prestazioni da erogare, per poi organizzare una serie di azioni che andranno ad incidere sulla domanda e sull’offerta delle stesse, nonché sulle modalità di prenotazione e informazione e infine sul monitoraggio e sul controllo. I due ultimi aspetti non sono secondari, in quanto gli interventi predisposti dovranno essere efficaci e non sovra o sottoutilizzati. Inoltre, per far arrivare un chiaro messaggio ai cittadini sulle nuove modalità per la prescrizione degli esami e delle visite, un ruolo di primo piano è stato attribuito anche alla comunicazione istituzionale e all’informazione».

La telemedicina

Su questo aspetto Coletto spiega che «avrà un ruolo di primo piano in particolare per la gestione dei pazienti con patologie croniche. Potranno effettuare alcuni tipi di controlli evitando di spostarsi dalle loro abitazioni: questa semplificazione del percorso assistenziale di alcune fasce di pazienti potrebbe rivelarsi utile in regioni come l’Umbria – termina – che conta nella popolazione una fascia consistente di soggetti di età avanzata».

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