Scuola in Umbria, studenti in piazza

Venerdì mattina tre manifestazioni – a Perugia, Terni e Foligno – organizzate da Altrascuola – Rete degli Studenti Medi: «Vogliamo maggiore attenzione»

Condividi questo articolo su

«Il 13 ottobre come Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria saremo in piazza a Perugia, Terni e Foligno perché siamo studentesse e studenti di questo Paese, siamo la generazione del tutto e subito, la generazione che non vive più la scuola come un luogo di apprendimento e di aggregazione ma come un passaggio obbligato, perché il bel Paese non investe sulla formazione e sull’istruzione come principale motore di cambiamento e sviluppo». Questo il messaggio, o uno dei messaggi, alla base delle manifestazioni studentesche in programma per venerdì mattina: alle 8 in Piazza Partigiani a Perugia, in piazza don Minzoni (piazza dell’Orologio) a Terni e in viale Marconi a Foligno.

L’alternanza scuola-lavoro «Continuiamo a spendere moltissimi soldi per gli abbonamenti degli autobus, per i libri di testo, per il contributo ‘volontario, per andare in gita, a volte addirittura per pagare i costi dell’alternanza scuola-lavoro – dicono gli studenti umbri – e quest’ultima è spesso utilizzata come strumento di lavoro gratuito, senza diritti e garanzie di apprendimento. Scenderemo in piazza per un’alternanza scuola-lavoro che sia davvero uno strumento formativo – dice Emily Tomassini coordinatrice della Rete degli Studenti Medi Foligno – un’alternanza che non si trasformi in sfruttamento, e che, in quanto strumento di didattica sia definito e monitorato costantemente. Vogliamo il riconoscimento dei diritti che ci spettano come studenti nei luoghi di lavoro. Vogliamo un’alternanza giusta»

I trasporti Melania Bolletta di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Perugia, invece, punta il dito su un altro aspetto: «Nella nostra città i costi degli abbonamenti degli autobus sono altissimi, e non garantiscono minimamente un servizio accettabile. Chiediamo prezzi agevolati per gli studenti, aumento delle corse per evitare il sovraffollamento dei mezzi e un biglietto unico che permetta agli studenti di muoversi fra provincia e città»

Gli stabili Mentre Veronica Meioli della Rete degli Studenti Medi Terni, spiega che «siamo stanchi di entrare in scuole che cadono a pezzi, è necessario che vengano stanziati ulteriori fondi pubblici per garantire la sicurezza a tutti gli studenti e il risanamento delle condizioni edili delle nostre scuole».

Luigi Leone Chiapparino

Le opportunità Luigi Leone Chiapparino coordinatore regionale di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria, poi, amplia l’orizzonte: «Siamo convinti che la scuola debba tornare ad assumere come prioritaria la sua funzione di ascensore sociale, costruendo una società che non si fondi sulla povertà e sull’immobilismo ma che garantisca a tutte e tutti di raggiungere i più alti livelli d’istruzione e di perseguire i propri sogni e le proprie ambizioni, a prescindere dalle condizioni economiche di partenza. Vogliamo rivoluzionare la scuola, ripensarla a misura di studente: vogliamo che la scuola sia luogo di integrazione, dove provare a dare risposte culturali alle emergenze sociali del nostro Paese, a partire dal rispetto delle diversità: di cultura, genere, identità di genere, paese di provenienza, orientamento sessuale. Dalla scuola al Paese: costruiamo il cambiamento. Ora tocca a noi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli