A Perugia ed a Terni «tutte scuole sicure»

Incontro tra Comune di Terni e dirigenti scolastici, resoconto di quello di Perugia: la situazione viene definita tranquilla

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La ‘stima’ è ovviamente approssimativa – probabilmente per difetto – ed a farla sono stati gli uffici comunali che, in questi giorni, stanno anche lavorando all’elaborazione delle schede relative alla situazione degli stabili che ospitano le scuole ternane. Ma, euro più euro meno, la media è questa: per metterli in condizione di rispettare la normativa antisismica, sarebbe necessario un milione a plesso.

Il vertice Venerdì pomeriggio, più che per parlare di soldi – «dei pochi che ci sono e di come li stiamo usando, ma anche dei tanti che sarebbero necessari e che non ci sono» – l’assessore Stefano Bucari ha fatto il punto della situazione con i dirigenti scolastici ternani. Che, all’uscita dagli uffici di corso del Popolo, hanno mostrato grande tranquillità: «Nella scuola dove lavoro – ha spiegato una di loro – mi sento al sicuro, come a casa mia», mentre un altro è stato ancora più esplicito: «Francamente non comprendo perché a Terni si vive questo clima di paura che non mi pare di registrare in altre realtà».

L’assessore Nel corso della riunione, ha spiegato l’assessore Stefano Bucari, «sono stati messi a disposizione dei presidi tutti gli esiti dei sopralluoghi post sisma, dai quali – come già reso noto dal Comune nei giorni scorsi – emerge l’assenza di danni dovuti all’evento del 24 agosto. E’ stato condiviso anche il quadro attuale degli edifici, le condizioni, l’anno di costruzione, l’adeguamento, alle norme antincendio, l’abbattimento delle barriere architettoniche, gli interventi effettuati, la sicurezza in generale. E’ stato approfondito il tema della situazione sismica ed è stato concordato che l’azione unitaria da portare avanti è quella di evidenziare la situazione di Terni nell’ambito dell’azione di ricostruzione e adeguamento sismico che interesserà l’Umbria».

Nuovi incontri Le iniziative individuate nella riunione di oggi pomeriggio sono: «completare le verifiche di vulnerabilità sismica per gli edifici scolastici, precedentemente avviate, censimento che il comune si è impegnato a fare con proprie risorse umane ed economiche; in base alla mappa della vulnerabilità e alle priorità emerse la richiesta di interventi straordinari, in tale senso la redazione di un primo pacchetto progetti. Il confronto – ha aggiunto Bucari – non si conclude oggi, ogni due mesi ci sarà un incontro con i dirigenti scolastici per condividere i percorsi e gli sviluppi futuri sul tema della sicurezza degli edifici. Il percorso, non semplice, va portato avanti con caparbietà, l’azione unitaria e condivisa è fondamentale per aumentare le probabilità di successo. Il clima di oggi è la risposta migliore a chi prova a strumentalizzare vicende complesse, che richiedono lavoro e dedizione, a nulla servono le richieste sganciate dalla situazione attuale e alimentate solo per la ricerca del consenso facile». La replica, indiretta, è venuta da due rappresentanti sindacali, che hanno ricordato come «è giusto prendere atto delle rassicurazioni fornite dall’amministrazione, ma va anche tenuto nella dovuta considerazione il fatto che la quasi totalità delle scuole ternane non sono adeguate alla normativa antisismica».

Stefano Bucari

Stefano Bucari

L’assessore E Stefano Bucari, su questo, non fa voli pindarici: «La più anziana, tra le scuole ternane, è del 1919 e questo significa che per quasi 100 anni non sono stati fatti adeguamenti sismici. Noi lo abbiamo iniziato a fare su cinque scuole, la materna ‘Brecciaiolo’, dove abbiamo finito; alle ‘Carducci’, ‘Cardeto’ e ‘Donatelli’ iniziamo a giugno 2017 per finire entro dicembre e poi passeremo alla ‘Matteotti’, per l’intervento più impegnativo». Poi Bucari accenna ad uno sfogo: «Premetto che quello che stiamo facendo non è altro che il nostro dovere di amministratori e di padri che hanno i figli che vanno a scuola – dice – ma mi piacerebbe che la stessa tensione ed attenzione con la quale si seguono gli eventi di questi giorni, poi l’avessimo quando andremo a chiedere maggiori risorse per realizzare le opere di messa in sicurezza, perché le vogliamo fare sul serio, sulle altre scuole ternane. Ecco, spero che allora i partiti, i movimenti, le associazioni, i singoli cittadini e anche i media, che oggi giustamente sollecitano noi, ci diano una mano».

Romizi Afas345Perugia Venerdì mattina il sindaco Andrea Romizi e l’assessore Dramane Wagué hanno fatto il punto della situazione: «Nell’ultimo anno sono stati effettuati interventi per quasi 1,2 milioni di euro, 200mila dei quali finanziati dallo Stato. Molteplici i cantieri aperti (circa 10) durante il periodo estivo, l’unico utile per realizzare gli interventi sui plessi scolastici tenuto conto della contemporanea chiusura delle strutture. Gli interventi, in larga parte, hanno riguardato adeguamenti normativi dovuti all’usura degli edifici. Ma sono costanti i monitoraggi che gli uffici comunali effettuano sulle scuole, per approfondire sia gli aspetti strutturali che impiantistici».

Il terremoto In sostanza, spiega il Comune di Perugia, «l’attenzione per il tema della sicurezza è massima; non a caso, dopo il terremoto dello scorso 24 agosto, ben sette squadre di ‘verificatori’ della Protezione civile hanno provveduto ad analizzare la situazione post-sisma di tutte le sedi scolastiche perugine, senza rilevare alcun tipo di aggravamento rispetto al preesistente».

I lavori Continuano, però, «anche gli investimenti dell’amministrazione volti a consolidare e rimodernare i plessi scolastici onde fornire strutture sempre più sicure e funzionali. Ne è un esempio il fatto che larga fetta dell’avanzo di amministrazione 2015 è stata riservata all’edilizia scolastica (ben 400mila euro solo per gli asili nido), con interventi volti ad abbattere le barriere architettoniche ed, in genere, per aumentare i livelli di sicurezza. Lunedì, in occasione del primo giorno di scuola, riaprirà anche la primaria di Mugnano dopo il lungo intervento di recupero, resosi necessario dopo il terremoto che colpì alcuni anni fa l’area del Marscianese. A gennaio 2017, invece, partiranno i lavori sulla scuola d’infanzia di Ponte San Giovanni ‘Le Margherite’ (risanamento conservativo, adeguamento sismico e normativo)».

 

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