Sir, il cuore di Leon: «Così grazie ai miei»

Lo schiacciatore di Perugia racconta succosi aneddoti sulla sua formazione umana e sportiva, alla vigilia della partenza per Monza

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di P.C.

Un extraterrestre – tanto che al suo arrivo fu ribattezzato Avatar – tanto famelico in campo (basta vedere la foto che pubblichiamo di una sua schiacciata contro Mosca) quanto dolce fuori dal taraflex: più volte lo abbiamo sentito parlare con toni da ‘libro Cuore’ della sua famiglia, sua la nuova, moglie e figlia, sia quella di provenienza.

LE PAROLE DI LEON IN CONFERENZA STAMPA – VIDEO

Gli insegnamenti dei genitori

Nella conferenza stampa di venerdì pomeriggio, che segue la vittoria contro la Dinamo Mosca in Champions League e precede la trasferta di Monza, Wilfredo León si sofferma su molti temi che vanno anche al di là dell’aspetto tecnico-tattico. Uno di questi è la pressione, che all’asso cubano scivola addosso. Ha appena 25 anni ma gioca e parla ai microfoni con la tranquillità di un veterano. E se gli facciamo notare che su di lui ci sono gli occhi di tutti gli addetti ai lavori, lui dice che non teme la tensione, che ha imparato a gestirla grazie agli insegnamenti della mamma: «Mi ha detto che non devo badare ai mass media ma solo a quello che faccio in campo». Insegnamenti preziosi anche per gestire i momenti difficili, altro aspetto in cui è maestro: «Nei momenti di difficoltà il segreto è badare al punto e cercare di chiuderlo nel modo più rapido possibile».

LA NOSTRA INTERVISTA A LEON – VIDEO

Attenti a Monza

«Domenica sarà una partita molto interessante contro una squadra che gioca bene. È stato importante mercoledì aver vinto con Mosca 3-0, abbiamo dimostrato di star bene sia fisicamente che mentalmente. Con Monza ci aspettiamo una gara molto intensa e lunga. I pericoli? Tanti. Soprattutto non dobbiamo scendere in campo non al 100% e con troppa confidenza. In campionato, la classifica rispetta al momento i valori espressi. Ma siamo solo all’inizio e dobbiamo continuare a lavorare il doppio perché solo con il lavoro possiamo migliorare. Credo che al momento siamo al 50% del nostro potenziale, dobbiamo crescere non solo sulla parte tecnica, ma anche dal punto di vista della squadra. Personalmente devo migliorare ancora molto e su tante cose. Prima di tutto in ricezione, dove posso fare ancora meglio, ed a muro, fondamentale dove mercoledì con Mosca non è andata male. E poi posso abbassare il numero degli errori in battuta».

Perugia, che clima strano

«Qui a Perugia mi trovo molto bene, a parte il traffico di questo periodo ed il clima che cambia di giorno in giorno: prima c’è il sole, poi piove, poi nebbia. E poi si mangia benissimo. Mi piacerebbe poter visitare tante città, ma gran parte del tempo lo passo ad allenarmi e giocare e non ho avuto ancora l’occasione. La partita più bella? In casa contro Modena».

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