Ternana al ‘San Nicola’. Ufficiale Sissoko

Otto indisponibili per il Bari: «Zero alibi». La curva nord ‘abbandona’ con il Latina: «Saremo fuori, Longarini via». Il franco-maliano fino a giugno. Replica Di Girolamo a Vinti

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di S.F.

Una ‘botta’ derby da superare e una notevole quantità di indisponibili – o comunque con problemi fisici – cui far fronte, Zanon su tutti. Periodaccio fino in fondo per la Ternana che, dopo l0 0-1 con il Perugia e le successive contestazioni, ripartirà sabato pomeriggio dalla trasferta di Bari: c’è Mohamed Sissoko ufficializzato, ma per Carmine Gautieri rosa più che ‘corta’ a causa di infortuni e squalifiche per la sfida in Puglia. Ed ecco, giocoforza, che al ‘San Nicola’ rispuntano le candidature di Coppola e Masi per una maglia da titolare. Intanto in vista del match interno con il Latina c’è l’abbandono’ annunciato della curva Nord: «Resteremo fuori. Longarini se ne vada e la politica si svegli». Risposta immediata di via Aleardi: biglietti a 1 euro anche per il confronto con i pontini. Strascico ‘Derby dell’Umbria’ di stampo politico, con il sindaco Leopoldo Di Girolamo che ha replicato all’ex consigliere regionale Stefano Vinti.

IL RICORSO PER IL ‘DERBY DELL’UMBRIA’, ATTESA PER IL SECONDO GRADO

Francesco D’Orsi in Ternana-Inter del 5 novembre (maglia numero 10)

Valanga di assenti Se il tecnico campano è costretto a convocare un ‘Primavera’ – giocatore di movimento – c’è evidentemente più di qualche problema. Tra i 21 convocati c’è infatti il ’97 romano Francesco D’Orsi: «Nel suo caso va dato merito a Sebastiano Siviglia e al settore giovanile. Un premio». Dentro anche Di Livio, gli indisponibili sono Zanon, Diakité, Rossi, Palumbo, La Gumina, Rossi, Dugandžić, Della Giovanna e Piacenti: «Si sta allenando bene e viene», ha specificato Gautieri sul giocatore di proprietà Roma. L’unico a finire in tribuna al ‘San Nicola’ – salvo decisioni particolari – sarà Alleori.

CARMINE GAUTIERI: «C’E’ TEMPO PER LA SALVEZZA»

Testa e ritmo Si passa poi all’analisi psicologica del gruppo in seguito al gol di Nicastro che ha spaccato la piazza: «Abbiamo speso molto fisicamente – le parole di Gautieri – e a livello nervoso nel derby, ora c’è un problema numerico di giocatori: manca qualche pedina di rilievo, ma non esistono alibi e sono convinto che chi scenderà in campo farà bene. La squadra ha risposto bene in settimana, così come in parte ha fatto in occasione della sfida con il Perugia: bisogna capire che c’è un obiettivo che è la salvezza ed è raggiungibile anche all’ultimo minuto della giornata conclusiva. Ci sono – spiega sullo scacchiere tattico – state delle prove sia con il 4-3-1-2 che con il 4-3-2-1 e la certezza è che a Bari non potremo giocare a ritmi bassi, altrimenti non andiamo da nessuna parte».

Di Livio e Coppola al ‘Liberati’ lo scorso 1° febbraio

Coppola, Nainggolan e il centrocampo Il 34enne romano è pronto a rientrare in campo e l’eventualità di vederlo dall’avvio del match è tutt’altro che utopica. Lo conferma lo stesso Gautieri: «Manuel dà esperienza e qualità, è pronto e disponibile: sto pensando a schierarlo dal primo minuto, tenendo in considerazione per lui la posizione di trequartista nel 4-3-2-1 per dare maggior copertura al centrocampo. Alla Nainggolan diciamo. Anche Defendi è recuperato dopo due giorni di stop, ci sarà e anche lui potrebbe essere impiegato dall’inizio». Maglia certa per Ledesma, poi bagarre tra l’ex capitano dei biancorossi, Coppola, Di Noia e Petriccione per le restanti casacche. E a proposito del 21enne goriziano il tecnico rossoverde spiega che «ha speso molto e dobbiamo cercare di utilizzare tutti; con me ha fatto una gara da titolare e una da subentrato». Breve ritorno sulla mediana, con accenno al 10 uruguaiano: «Falletti l’esterno sinistro lo può fare. Gli adattamenti mi servono per garantire più copertura al centrocampo e avere così maggior equilibrio». In difesa ballottaggio Masi-Meccariello per la sostituzione del terzino aquilano.

Il primo messaggio ‘social’ di Sissoko da rossoverde (foto twitter)

La ‘stella’ africana Non ha bisogno di presentazione Mohamed Sissoko. Il franco-maliano è ufficiale: sull’ex Juventus e Valencia si era registrato anche l’interessamento del Vicenza. «Si è presentato – il passaggio di Gautieri sull’ex nazionale del Mali -bene, stiamo parlando di un giocatore importante. Fino a poco tempo fa – il 2 dicembre l’ultima gara con il Pune City, ndr – ha giocato in un campionato di rilievo come quello indiano, dove figurano calciatori di una certa caratura. Da quello che so non ha mai mollato e si è sempre allenato di recente». Nel primo pomeriggio l’ufficializzazione di via Aleardi: Sissoko tornerà a calcare i terreni di gioco italiani a quasi quattro anni da Sampdoria-Fiorentina 0-3 dell’aprile 2013.

Gli stravolgimenti e il pensiero positivo Il tempo scorre. Sì, 51 punti a disposizione e tre mesi di campionato, ma senza punti immediati diventa tutto fumo: «Ci sono – sottolinea Gautieri – due campionati, da luglio a gennaio e poi l’altro fino alla conclusione, con rose diverse. Il Bari è una squadra importante e Colantuono è un top allenatore per la categoria, preparato: ha giocatori di grande qualità ed esperienza, noi penseremo a fare la nostra gara. Con il Perugia ho visto una squadra in miglioramento, poi è chiaro che la squadra è in difficoltà: il messaggio è che serve pensiero più positivo da parte di tutti perché un mese fa è cominciata un’altra fase del torneo».

Gautieri a colloquio con Avenatti

Il ‘taglio’ di Avenatti La punta ‘celeste’ se ne andrà da Terni senza aver raggiunto uno dei suoi scopi rossoverdi, segnare in un ‘Derby dell’Umbria’. Domenica c’è stata l’esclusione totale dal campo e allora il 46enne campano non ci pensa troppo a lanciare la comunicazione: «Un giocatore deve capire che se non gioca è inutile chiedere spiegazioni, perché quando è così significa che un altro l’ho visto meglio in settimana. Come è accaduto con Palumbo: l’ho buttato in campo perché si era allenato bene. Il discorso vale per tutti, bisogna dare il massimo per raggiungere la salvezza e rispettare sé stessi, la città e la maglia. La società non ci fa mancare nulla e ci paga lo stipendio, dobbiamo dare di più per la Ternana: se Avenatti mi fa vedere che merita gioca, punto. Quale allenatore non farebbe giocare un calciatore che può fare la differenza? Un matto, ma io non lo sono».

Carmine Gautieri

L’in bocca al lupo al maestro Zdeněk Zeman è il nuovo tecnico del Pescara. Da Terni arrivano gli auguri di uno dei suoi discepoli: «In bocca al lupo, è giusto che un tecnico con lui sia dentro e non fuori. Rispetto a lui sono più equilibrato nell’allenare, lo dice anche lui, se c’è da fare ‘catenaccio’ lo si fa e basta. Mi andrebbe bene anche vincere sempre 1-0 per intenderci».

Il ‘figlio’ Ternana Infine la nota dolente. Gautieri sa bene che lo 0-1 con il Perugia costerà carissimo in termini di presenze allo stadio e, in generale, supporto dal mondo della tifoseria. Il tecnico allora si affida ad una metafora per lanciare l’sos: «La Ternana, in un momento del genere, ha bisogno di tutti. Per la città è come un figlio e quando un figlio è in difficoltà, va aiutato». Peccato che dopo dieci minuti arrivi la bordata da parte della curva Nord. C’è un certo Simone Longarini – e famiglia – che non è proprio nelle grazie e dunque ecco la decisione in seguito al ko di domenica pomeriggio.

«Fuori dallo stadio, far percepire silenzio e solitudine» In una nota i supporter della curva nord annunciano che «in occasione della partita Ternana-Latina in programma sabato 25 febbraio, gli ultras resteranno fuori dallo stadio. Inoltre esortiamo tutti i tifosi a seguirci in questa forma di protesta per noi così dolorosa e difficile. L’obiettivo di questo nostro gesto è far percepire solitudine e il silenzio, le stesse sensazioni da noi provate da quando la famiglia Longarini è giunta a Terni. Il silenzio avvertito dalla città da chi, dovrebbe governare e garantire gli interessi della stessa e che invece, ogni giorno, non fa altro che farla morire. La solitudine ampiamente meritata, a seguito di prestazioni vigliacche come quella messa in campo nella partita di domenica. Nostro dovere ribadire nuovamente il nostro disprezzo e disappunto nei confronti di una gestione ridicola che ha avuto come ennesima ‘ciliegina sulla torta’ la sconfitta nella partita della settimana scorsa. L’ennesima prova della spocchiosa incapacità di una società la quale, per dignità, farebbe bene solamente ad ammettere i propri fallimenti e lasciare definitamente libera Terni e la nostra Ternana, ma che, per codarderia neppure questo è in grado di fare. Ci rammarichiamo per coloro i quali, nei mesi scorsi, avevano creduto in un soggetto le quali parole valgono meno di niente».

SIMONE LONGARINI E CURVA NORD, FEBBRAIO 2016: SCENARIO CAMBIATO

Il fallimento E dunque, chiarisce la curva nord, «l’unica cosa da dire a questi tifosi è: ve lo avevamo detto. Ovviamente nulla è caduto per terra. Quando una società non è in grado di programmare, ma costruisce solo armate Brancaleone e vive di speranze, nel calcio come nella vita, l’unico risultato raggiungibile è il fallimento dei propri obiettivi. Una delle riprove di tutto sono i risultati ‘raggiunti’ nei derby da quando la famiglia Longarini è approdata a Terni: un derby vinto peraltro a porte chiuse, quattro pareggi e otto sconfitte. Oltre ad evidenziare una certa iettatura, analizzando i risultati in maniera analitica, farebbero accapponare la pelle ad ogni imprenditore degno di questo nome. In virtù di tutto questo gridiamo più forte che mai Longarini vattene!».

Leopoldo Di Girolamo e Simone Longarini

La politica Infine la frecciata in direzione palazzo Spada: «L’altro punto sul quale ci soffermiamo è il totale silenzio da parte di chi amministra questa città e la ancor più grave assenza di discussione da parte di tutte le forze politiche e sociali (a parte qualche dichiarazioni di soggetti di tanto in tanto alla ricerca di notorietà) sul presente e il futuro di Terni. La Ternana, per storia e tradizione, ha un legame incondizionato con la propria città e per questo noi ci sentiamo in dovere da tifosi e cittadini di sottolineare e denunciare una situazione che dura da troppo tempo e sul quale non si può più sorvolare. Ad esempio in tutta Europa si parla di stadi nuovi, non solo come impianti dedicati al calcio ma come mezzo di recupero e sviluppo economico e sociale, qui tutto tace, annebbiati forse dai fumi degli inceneritori e delle fabbriche. La sveglia è suonata anche per chi governa questa città: la Ternana è dei ternani e di coloro che amano incondizionatamente – concludono – i nostri colori e la nostra città».

L’ex Federico Furlan

Bari imbattuto in casa dall’avvento – metà novembre, da allora due sconfitte complessive – del 54enne tecnico romano. Quattro vittorie e tre pareggi al ‘San Nicola’, con una rosa pressoché rivoluzionata nel mercato di gennaio: a disposizione di Colantuono sono giunti i difensori Suagher e Morleo, i centrocampisti Greco, Salzano e il talento ceco Macek, quindi gli attaccanti (il reparto più cambiato) Floro Flores, Galano, Parigini e Raičević. Nel 4-3-3 dei ‘Galletti’ non ci saranno Morleo, Ivan, Fedele e Martinho, mentre l’ex rossoverde Furlan (tutt’altro che entusiasmante la sua esperienza pugliese finora) partirà dalla panchina; Bari super – mai sconfitta dall’1-0 – dal vantaggio iniziale e con l’altro ex ‘Fera’, Maniero, capocannoniere con sei marcature. Arbitrerà Marco Mainardi della sezione di Bergamo.

Ternana-Latina a 1 euro A quattro ore dal comunicato della nord ecco la ‘risposta’ di via Aleardi: come accaduto contro il Cittadella, biglietti a 1 euro per tutti i settori. Tagliandi in vendita da martedì alle 15.30 nelle rivendite ufficiali. Accesso gratuito per i bambini e i ragazzi delle scuole calcio del territorio.

Derby, Di Girolamo in campo A quattro giorni dal messaggio social di Vinti, Di Girolamo ha replicato – con tono anche scherzoso – via facebook con un breve post: «Brutto il messaggio social di un ex consigliere regionale che dice di voler vedere la Ternana in serie C. Il mio sogno, invece, è di vedere sia la Ternana che il Perugia – sai che derby! – in A. Se poi la prima ad essere promossa dovesse essere Ternana, vorrà dire che aspetteremo i nostri cugini umbri».

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