Ternana in Irpinia, doppio obiettivo

I rossoverdi vogliono sbloccarsi in trasferta nell’ultima chance del girone d’andata e, dopo due mesi, ritornare in zona salvezza. Pochesci: «Fere di palleggio. Ok Montalto e Valjent»

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Ottenere la prima affermazione esterna stagionale sul campo di una diretta concorrente e, magari, godersi le festività di fine anno in quella zona salvezza mai toccata dalla Ternana negli ultimi due mesi. C’è Walter Alfredo Novellino che attende i rossoverdi di Sandro Pochesci nell’ultima gara del girone d’andata: per le Fere duplice obiettivo al ‘Partenio-Lombardi’ prima dell’avvio della sessione invernale del mercato. Il tecnico campano non può permettersi di sbagliare, il 54enne romano vuol evitare di arrivare al giro di boia senza  successi fuori dalle mura amiche: diretta su umbriaOn dalle 20 di giovedì.

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La coppia Marino-Valjent testata in settimana

Ok Valjent e Montalto: «Non siamo più zoppi» Non solo il centrale slovacco. Pochesci, come da lui stesso annunciato, potrà contare – «il problema al collo del piede è stato curato dai medici, penso ci sarà» – sull’apporto del capocannoniere rossoverde: in settimana il tecnico ha battuto in particolar modo sul 4-3-1-2 con difesa composta da Ferretti, Valjent, Marino e Favalli, mentre in mediana c’è il nodo legato alle condizioni di Defendi: «Giocherà – il commento di Pochesci – solo se al 100%, si è già sacrificato contro la Pro Vercelli ma dobbiamo vedere». Certi di una maglia da titolare Paolucci e Angiulli, con il trio formato da Bordin, Bombagi e Varone a giocarsi – sempre che il lombardo non venga rischiato – l’ultima casacca. Il trainer romano si sofferma poi sull’apporto degli esterni: «Ora non siamo più ‘zoppi’, siamo in grado di camminare su entrambe le corsie». L’ex Cremonese verso la riconferma con Vitiello in panchina. I convocati sono 24: c’è anche Signorini, out Gasparetto, lo squalificato Carretta e Franchini.

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Un momento del colloquio tra Tremolada e Pochesci a Santo Stefano

Il miglioramento e il fatalismo Una conferenza stampa nel quale Pochesci, in più passaggi, si promuove per il lavoro svolto – «ma mi do 4 per la classifica, non si può omettere di guardarla» – ed elogia chi gli ha consentito un certo tipo di lavoro. Partendo dall’incontro di Avellino, l’allenatore romano fa un rapido bilancio della situazione: «Giovedì è una partita fonfamentale per dare continuità perché di recente abbiamo perso solo a Palermo, dimostrando che in Sicilia è stato un incidente di percorso. Certo, è importante vincere, ma anche la crescita della squadra: rispetto al debutto con l’Empoli dico che siamo migliorati per livello tattico, individuale e di determinazione. Io sono fatalista e credo che l’ammonizione di Carretta non sia arrivata per caso, si doveva riposare».

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Andrea Paolucci, recordman di passaggi del girone d’andata in B

La Ternana di palleggio Manca un contropiedista – nonché il giocatore che calcia più in porta tra le Fere, secondo solo a Tremolada – come Carretta e allora Pochesci fa presente che al ‘Partenio-Lombardi’ servirà una Ternana di un certo stampo: «Non abbiamo Carretta e quindi servirà una Ternana con manovra delle prime partite. Molto palleggio per far salire gli esterni e non lancio lungo come quando c’è Mirko, un giocatore fondamentale quando andiamo in vantaggio. In area dovremo arrivarci con le nostre giocate; con la squadra – ha aggiunto – abbiamo avuto un confronto e ho capito alcune cose, quindi giocheremo come abbiamo stabilito dal match con il Palermo. Mancanza di vittorie in trasferta? Contro di noi sono tutti usciti tra i fischi, anche quando ci hanno battuto. Questo fatto fa comprendere il valore della Ternana e purtroppo ci mancano 6-7 punti per diverse cause, quali paura, incertezze ed errori».

BANDECCHI E IL MESSAGGIO PER POCHESCI: ELOGI, ‘SCHIAFFI’ E PRESSIONE

«Non sono presuntuoso. Pensare al nostro gioco» Avellino senza diversi titolari – spiccano Morosini, Castaldo, l’ex Gavazzi, Laverone – e con una vittoria nelle ultime tredici gare. Taccone contestato, confronto con i tifosi e ‘giallo’ su Gubitosa, in Campania è successo di tutto in tempi recenti: «Non ho mai sottovalutato – sottolinea Pochesci – una partita, nemmeno quando ero primo in classifica e giocavo contro l’ultima. Fa parte dell’essere presuntuosi e non mi riguarda. Anzi, sono proprio questi i match più difficili: quando ci sono assenze e motivazioni particolari da parte di chi gioca meno. Ad Avellino sarà un incontro difficilissimo e la squadra deve pensare al suo gioco per poter vincere, non a quello degli altri».

Sandro Pochesci e Luca Evangelisti

La specifica su Evangelisti, sul mercato… Un significativo – Pochesci lancia messaggi verso via della Bardesca, in linea di massima – passaggio della conferenza riguarda anche la società. Il trainer romano ci tiene a ribadire un paio di concetti, con tanto di elogi: «Sulla linea parlo solo – insomma, Bandecchi e Ranucci si devono far da parte in tal senso – con Evangelisti, è l’unico competente in materia ed è il solo che conosce il mio pensiero. Mi sono già confrontato con lui nelle scorse settimane per migliorare questa grande squadra, ora lo è diventata: i progetti vanno avanti e sono venuto a Terni per un discorso di italianità e di valorizzazione dei ragazzi. Mi sembra che sia stato fatto e faccio i complimenti al direttore sportivo. Alcuni di loro – replica sulle voci riguardanti Montalto e Carretta – hanno già gran mercato. Ciò lo si deve alla loro volontà, personalmente ho solo messo le idee».

Stefano Ranucci, amministratore unico del nuovo corso

… e sulla società: «Non mi meraviglio se cambiano le basi» Insomma, Pochesci nel tracciare il bilancio del suo semestre guarda anche al futuro e ‘mette in riga’ chi di dovere: «La palla – la risposta si collega alle parole di Bandecchi posto Pro Vercelli e al tecnico ancora sotto esame – è della proprietà, sa cosa deve fare. Loro hanno fatto dei discorsi a inizio campionato ma non mi meraviglierei se la questione cambiasse: proseguo per la mia strada e la società deve fare la società, così come Evangelisti deve fare il mercato. Se ciò succederà, la Ternana non sarà che migliorata». Ognuno resti al suo posto, in definitiva. Messaggio non lanciato casualmente.

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