Terni, 2018 con il minor numero di nascite

E’ quanto emerso tra gli argomenti del del convegno ‘Uno sguardo al futuro. La famiglia, l’inverno demografico e le politiche sociali’

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di Fra.Tor.

Parlare di famiglia, di natalità e di quella che è l’attuale situazione demografica, cercando i giusti ingredienti per uscire da quello che viene definito un ‘inverno demografico’. Questi gli obiettivi del convegno organizzato sabato mattina nella sala conferenze del Videocentro di Terni dal titolo ‘Uno sguardo al futuro. La famiglia, l’inverno demografico e le politiche sociali’.

Minor numero di nascite di sempre

«Nel 2018 – ha sottolineato il sindaco di Terni Leonardo Latini – è stato registrato a Terni il minor numero di nascite di sempre e questo dato non può che andare di pari passo con quelle che sono state delle trasformazioni anche a livello sociale della composizione di quello che è il luogo deputato a far figli: la famiglia. Trentanni fa il numero degli abitanti a Terni era praticamente quello di oggi, il numero delle famiglie no. Oggi ci sono 10 mila famiglie in più, però con tanti figli in meno. A questo aumento del numero di famiglie, ovviamente, è comportata una diminuzione del numero di componenti; siamo passati dallo 2,7% allo 2,1% dei componenti. Diminuiscono in maniera sensibile quelle che chi è più moderno di me definisce le famiglie ‘classiche’, cioè quello formate da un papà, una mamma e magari dei figli, e aumentano ovviamente altre tipologie di famiglie, in particolar modo quelle formate da un solo componente, frutto dell’allungamento della vita, una tendenza a rimandare l’età in cui ci si sposa o si va a convivere e di un afflusso di immigrati che non hanno avuto modo di crearsi una famiglia. Sono dimezzate, inoltre, le famiglie numerose, cioè le famiglie con almeno 5 componenti; mentre sono rimaste stabile quelle formate da 2 componenti, spesso si tratta di genitore e figlio». Questi dati, ha concluso il sindaco, «ci convincono sempre più che se non si mette al centro, anche dell’azione politica-amministrativa di un Comune, quella che è la famiglia, difficilmente ci potrà essere un futuro cosi come noi auspichiamo che sia: in crescita, con bambini, benessere diffuso e con tutto quello che è necessario perché si torni ad essere una città a tratti normale, a tratti straordinaria, ma comunque col sorriso sulle labbra».

L’INTERVISTA AL PROFESSOR GIANCARLO BLANGIARDO

Una nuova prospettiva

«Terni – ha evidenziato l’assessore al welfare, servizi sociali,e solidarietà, Marco Cecconi – è una città che in 4 anni ha perso circa 2.500 residenti, l’età media aumenta e il reddito si abbassa. Numeri esplosivi e una miscela di dati statistici che non tornano e quindi, come servizi sociali e come tutti coloro che voglio dare una mano, abbiamo il dovere di ripartire per dare alla città una nuova prospettiva». Secondo il professor Giancarlo Blangiardo, ordinario di demografia all’Università Bicocca di Milano, «l’ingrediente fondamentale per uscire da questo ‘inverno demografico’ è quello di restituire alla famiglia la capacità di fare ‘il proprio mestiere’, cioè quello di produrre il capitale umano, educarlo, far sì che questi bambini diventi adulti e aiutino a continuare la vita della società. Questo è un ‘mestiere’ che la famiglia ha fatto sempre, che ha dato ovviamente i suoi frutti perché il mondo è andato avanti, ma che di questi tempi ha qualche difficoltà a svolgere compiutamente. Noi dobbiamo quindi aiutarla perché le difficoltà vengano in qualche modo superate e si possano mantenere quegli equilibri, anche di natura demografica, che sono necessari per avere un futuro».

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