Terni, alberi e veleni: «Politica da Attila»

Fuoco incrociato contro il Comune per i nuovi tagli di piante e si arriva a chiedere «l’intervento del Ministero dell’ambiente, affinché si verifichi la regolarità degli appalti»

Condividi questo articolo su

L’intervento di riqualificazione del parco di via Martiri della libertà, che lunedì ha visto cadere una serie di alberi, ha scatenato le reazioni del consigliere comunale Enrico Melasecche e delle associazioni ambientaliste.

martiri della liberta alberi tagliati parco64Patrimonio arboreo «Il Comune di Terni – commenta Enrico Melasecche, della lista civica ‘I love Terni’ – non si è mai qualificato come green friend, non ha mai perseguito, salvo brevi periodi, una politica di salvaguardia e reale valorizzazione del proprio patrimonio arboreo non avendo mai provveduto ad affidare ad un agronomo preparato e sensibile la gestione dei propri viali e delle proprie aree verdi quanto piuttosto a politici che non hanno una cultura specializzata di settore».

Gli appelli «Nonostante i numerosissimi appelli rivolti negli anni e l’impegno di alcune associazioni che hanno fatto della tutela dell’ambiente e del paesaggio il proprio obiettivo primario, nel corso della passata e della presente consiliatura è prevalsa, in modo quasi paranoico, una logica burocratica animata dalla paura della caduta degli alberi, quindi volta a tagliarne il maggior numero possibile, in gran parte sanissimi e con chiome peraltro ridotte da potature spesso fortemente invasive: una vera e propria ecatombe».

martiri della liberta alberi tagliati parco61La salute e l’immagine Secondo Melasecche la situazione ambientale a Terni «è tale da consigliare una politica esattamente opposta, tenuto conto della conformazione orografica del nostro territorio per cui la ricchezza di alberi adulti con chiome ampie, oltre a formare d’estate un’ombra di protezione, mitiga il caldo sempre maggiore e favorirebbe con la funzione clorofilliana la riduzione dell’anidride carbonica». La presenza di alberi di alto fusto, inoltre, «contribuisce a definire il paesaggio stesso della città fino al punto di migliorare decisamente l’aspetto di quartieri, soprattutto quelli architettonicamente non molto qualificati, tant’è che il taglio indiscriminato in alcune aree sbalordisce tutti coloro che hanno occhi per vedere e confrontare il cambio repentino di immagine».

martiri della liberta alberi tagliati parco52«Politica da Attila» Enrico Melasecche chiede, quindi, personalmente al sindaco «se non ritenga di fare una riflessione seria su una delega, quella relativa alla gestione del verde, da assegnare ad altro assessore, visti i risultati disastrosi che l’intera città sta constatando. Vorrei chiedergli, inoltre, di fornire, senza bisogno di un accesso formale agli atti, un elenco dettagliato dei singoli appalti assegnati in questa consiliatura, precisando la ditta esecutrice, l’importo dei lavori, il tipo di gara espletato, i siti interessati ed il numero degli alberi tagliati. E, infine, di spiegare al consiglio comunale se la politica da Attila fin qui perseguita debba continuare all’infinito in questa sorta di genocidio generalizzato oppure si prevedono nuove piantumazioni proporzionate, in termini di superficie fogliare, a quelle precedenti abbattute, precisando nel caso dettagliatamente aree, essenze, numero, valore gara, tempi di esecuzione».

martiri della liberta alberi tagliati parco53Strumenti indispensabili Al consigliere comunale fanno eco le associazioni ambientaliste ‘Italia Nostra Terni’, ‘Wwf Terni’, Circolo ‘Verdi ambiente e società’ di Terni, ‘Garden Club’ Terni, Federazione provinciale dei Verdi di Terni e ‘Pro Natura’, sottolineando come «la mattanza di alberi nel parco di via Martiri della Libertà è l’ultimo taglio efferato di una motosega impazzita e tenacemente impugnata da amministratori senza scrupoli, ignari di quell’imprescindibile esigenza di custodire il creato con particolare riferimento agli alberi, che oltre a disegnare il paesaggio urbano sono strumenti indispensabili per alleviare la calura estiva e arginare le problematiche ambientali di cui Terni è tristemente nota».

martiri della liberta alberi tagliati parco59«Scempi edilizi» Secondo le associazioni «il principio è quello noto: si taglia per non avere eventuali responsabilità o più semplicemente per agevolare i nuovi progetti. Senza alcun ritegno questi signori vanno avanti a testa bassa privando i cittadini del proprio diritto al verde. Assessore Bucari, quando si deciderà a esporre alla città il suo insensato piano, unilaterale e non certo condiviso con le scriventi associazioni, di devastazione che egli confonde con ‘riqualificazione’? L’assurdità sta proprio nell’uso improprio di tale lemma che troppe volte nella ‘conca’ è stato abusato per camuffare scempi edilizi, paesaggistici ed ambientali. Si pensi allo sfacelo del parco di Cardeto, al paesaggio spettrale del campo sportivo, alla triste fine del parco di viale Rosselli o alla lunga serie di giardini sfregiati da una politica insensata, che ripete la litania della crisi per arginare la manutenzione tradendo i valori di civiltà e i diritti dei cittadini che chiedono con forza di vivere ‘bene’».

martiri della liberta alberi tagliati parco54Organi competenti «Riqualificare, infatti, non equivale semplicisticamente a risanare, ma implica l’assunzione di concetti molto più alti tra cui il rispetto per il contesto ambientale o paesaggistico. Se non è così, tanto vale attendere che il tempo formi amministrazioni più virtuose che abbiano a cuore le sorti della città e non i propri interessi». Per tali ragioni le associazioni chiederanno «l’intervento degli organi competenti a cominciare dal Ministero dell’ambiente e laddove necessario al Mibact, affinché si verifichi la regolarità degli appalti, la congruità economica, l’impatto ambientale e paesaggistico, lo stato di salute degli alberi tagliati, il rispetto delle normative, la regolarità e scientificità dei pareri in merito ai tagli e il rispetto delle norme sulla tutela e sulla piantumazione. Gli alberi abbattuti, oltre mille, sono il triste epilogo di una lunga serie di decadenza culturale asservita alle regole faziose di un governo dove i cittadini sono messi regolarmente alla porta».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli