Terni, caccia fatale: «Omicidio colposo»

Un atto dovuto, quello della procura, che ha indagato il 64enne dal cui fucile è partito il colpo che ha ucciso il 50enne Gianluca Testa

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di F.T.

Un atto dovuto – quello della procura di Terni – di fronte ad un fatto tragico come quello accaduto lunedì mattina a Colle Ponte di Ferentillo. Gianluca Testa, 50 anni ternano e padre di famiglia, è morto in seguito alle ferite causate dal colpo di fucile che lo ha raggiunto al fianco sinistro, partito accidentalmente dall’arma dell’amico 64enne con cui era andato a caccia nei boschi della Valnerina. Quest’ultimo è stato formalmente indagato dal pm Tullio Cicoria per omicidio colposo, sulla base dei riscontri effettuati dai carabinieri del comando stazione di Ferentillo.

L’autopsia sulla salma di Gianluca Testa verrà eseguita giovedì mattina alle ore 8 dal medico legale incaricato dalla procura, la dottoressa Sara Gioia. L’incarico le verrà formalmente affidato nella giornata di mercoledì. Il legale del 64enne indagato – l’avvocato Luca Leonardi del foro di Terni – preferisce attendere l’esito dell’esame autoptico prima di dire la sua sull’accaduto: «Il mio assistito, al pari dei suoi familiari e di quelli della vittima, con cui intercorre un sincero rapporto di amicizia, è particolarmente provato dalla tragedia che ha colpito tutti. Restiamo in attesa di valutare l’esito dell’indagine». Quest’ultimo ha nominato un proprio consulente – il medico legale Luigi Carlini – in relazione all’autopsia fissata per giovedì.

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