Terni, cavalcavia Gabelletta-Maratta: «Pensiamo di chiudere per il 22 dicembre»

Lunedì ulteriori aggiornamenti: per l’apertura al traffico si va verso il 2024 considerando le prove di carico e la maturazione del calcestruzzo

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di S.F.

Il Rup Donati

Partiamo dalle notizie che più interessano alla cittadinanza, poi il resto. A darle il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Leonardo Donati: «Pensiamo di chiudere la costruzione per il 22 dicembre, purché si riesca a lavorare. Poi la norma prevede che, prima di porre in esercizio una nuova struttura, servano le prove di carico e avremo bisogno della maturazione del calcestruzzo. Il tempo medio è di 21-27 giorni, dipende anche dal tempo». In sintesi per l’apertura al traffico del cavalcavia lungo la Gabelletta-Maratta – sopra il raccordo – si va verso il 2024. Le novità sono emerse durante un’accesa – con tanto di sospensione e urla – I commissione consiliare lunedì mattina.

LA BAGARRE POLITICA E LA SOSPENSIONE: ALTA TENSIONE – VIDEO

La novità di lunedì mattina

Maggi ed il ringraziamento

L’ultima determina ufficiale sul tema è del 17 novembre e, come noto, fissa l’ultimazione della costruzione per il 7 dicembre. Vedremo che non andrà così, come spiegato da Donati. In ogni caso a palazzo Spada la situazione è stata serena in avvio, con l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi che ha voluto iniziare da un punto di vista politico: «Si fa credere che questa amministrazione – il primo tackle – non sia attenta e invece la struttura è stata attenzionata da subito, a giugno che sembrava che si fosse pronti per l’installazione a luglio». Il resto è già stato spiegato ad agosto: «Dovevamo terminare per il 31 ottobre». Così non è andata perché Anas è andata lunga con il proprio compito – chiusura di metà carreggiata per proseguire l’operazione con specifica ordinanza – e in nottata la situazione si è sbloccata: «Hanno fatto la deviazione che consente di chiudere e sistemare la soletta nella parte che manca». Mostrate foto in tal senso. «Noi teneri con la ditta appaltatrice? No, da quando ci siamo noi dobbiamo ringraziarli invece perché per colpa di altri sono stati costretti a rimandare i lavori a fine novembre/dicembre. Una situazione che prescinde da Comune ed impresa, è dovuto alla proprietà della strada. Anas». Si entra nel vivo.

L’ULTIMA PROROGA FIRMATA IL 17 NOVEMBRE

Una delle email mostrate

L’auspicio e la bagarre

Tra le minoranze il primo a farsi sotto è Marco Cecconi (FdI): «D’accordo con Maggi sulla situazione complessa per il ponte sulla statale. Sono tante le varianti. Il problema è che si seminano polveroni con parole gratuite ogni giorno e poi è evidente che anche l’assessore ci ‘incoccia’. Ma siamo nelle condizioni di poterlo aprire?». Poi il capogruppo Dem Francesco Filipponi: «Non accetto lezioni da nessuno visto che nei giorni scorsi ci sono state parole nei confronti di dirigenti e funzionari. La storia è lunga e non siamo stati noi a dare la data del 15 novembre. Ora siamo a 14 mesi dalla demolizione dell’ottobre 2022: l’errore è stato non essere pronti dopo quel passaggio e auspico che non ci sia una quarta proroga». Maggi non ha lasciato scorrere: «Non abbiamo nessuna colpa, subiamo l’Anas. E poi la sinistra ci ha messo cinque anni a fare la variante per snellire il traffico e avete fatto il dosso. Stiamo stringendo al massimo». Non manca il riferimento – non in positivo – alla stampa. Tempo di bagarre perché l’esponente del Pd, oltre a dire che «il dosso lo ha fatto Melasecche», chiede all’assessore di smetterla di impostare in questo modo il confronto.  Toni alti, accuse e controaccuse fuori microfono. Il presidente Andrea Sterlini sospende e inizia a bisticciare con Cecconi. Nel contempo un perplesso Donati attende di poter chiarire. Accadrà dopo 5 minuti.

SETTEMBRE 2023, IL VARO DELLE TRAVI

I fatti e la produttività del cantiere: parla Donati 

Lunga l’esposizione dell’ingegnere comunale con tanto di slides. Specie sui social ci sono attacchi costanti su questo fronte e allora il Rup si prende il suo tempo per replicare: «Cerco di stare nei fatti tecnici, che non dipendono né dal nostro impegno né dalla nostra volontà. Non è vero che il cantiere ha una bassa produttività. Il 27 settembre dissi che i lavori sarebbero finiti entro il 30 novembre: non sono né bugiardo né incapace se non riusciamo per quella data. I lavori non sono mai stati fermi e alle procedure di sicurezza non si dà alcuna deroga, un lusso che nessuno si può permettere». Donati ha fatto vedere gli scambi via email tra il Comune e Anas per dimostrare che, in sostanza, le problematiche principali sono legate alle tempistiche della società statale: «Dal 3 novembre purtroppo le lavorazioni sono state residuali perché prima di oggi, 27 novembre, non ci hanno fatto ‘girare’ il cantiere. Nessuno sta sottovalutando e non è questione di inefficienze». Si arriva all’aggiornamento più concreto.

9 OTTOBRE 2022, LA COMPLESSA DEMOLIZIONE. CON PROBLEMI

La situazione al 26 novembre

La sospensione parziale e il 22 dicembre

Il Rup ha puntualizzato che «dovremo dare una sospensione parziale dei lavori perché finora non è stata permessa la costruzione, ma solo l’impermeabilizzazione. Gli atti che facciamo non sono gratuiti e discrezionali. E dal varo delle travi sono stati prodotti lavori per 250 mila euro. La difficoltà c’è stata con la demolizione di ottobre perché era previsto di fare tutto in una notte, l’imprevisto è da mettere in conto. E nessuno sapeva come era fatto – mancanza di documentazione, ndr – quel ponte, diciamo che c’è voluto un certo coraggio per operare sulla struttura». Bene, si arriva al dunque: «L’ultima proroga? Si riferisce a ciò che è successo per le travi, l’impresa la chiedeva già da tempo e l’abbiamo tenuta sulle spine non concedendola subito; un atto un po’ vecchiotto ecco. Ora dovrò dare una sospensione parziale perché a novembre non hanno potuto lavorare e per ‘montare’ mezzo ponte ci vogliono tre settimane circa. L’autorizzazione Anas è fino al 22 dicembre, noi pensiamo di chiudere per quella data. Siamo perfettamente consapevoli che è urgente aprire il prima possibile». Ma niente apertura pre Natale a causa delle prove di carico. Mirino sul 2024.

ESTATE 2021, L’AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO

 

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