Terni, poligoni tiro vs Comune: sospensione dal Consiglio di Stato

Nuovo atto della lite giudiziaria per l’ordinanza 2014 per presunte opere abusive da demolire nel campo di tiro sportivo in zona Marmore. Verifica della Regione in corso

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di S.F.

La Regione è stata lenta nella nomina del ‘verificatore’ e allora il Consiglio di Stato non può che prendere atto, sospendendo il giudizio in attesa che si completi l’iter indicato nella primavera 2020 dallo stesso CdS. Prosegue la battaglia amministrativa tra la Cts Poligoni di Tiro s.r.l di strada di Marmore e il Comune di Terni per l’ordinanza 2014 dell’amministrazione riguardanta la demolizione di presunte opere abusive realizzate nell’area: tutto congelato e nuovo provvedimento della VI° sezione giurisdizionale.

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Un’area di tiro al Cts

Sospensione

In sostanza il Consiglio di Stato ha sospeso il giudizio rispetto al ricorso – la società si è opposta alla demolizione delle strutture coinvolte nell’area del campo di tiro sportivo, un tempo adibita a cava – della Poligoni di Tiro srl. Il Comune nel 2017 ha rigettato l’istanza di sanatoria, atto impugnato con gravame straordinario dai gestori: nell’aprile il Cds accolse l’istanza cautelare attorea sia per l’accertamento di conformità sull’ordinanza 2014, sia per la pendenza del ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro il ‘no’ alla sanatoria. Da qui l’input dato alla Regione di nominare un ‘verificatore’ per avere un quadro definito della situazione. Sponda palazzo Spada fu nominato l’architetto Paolo Contessa in qualità di tecnico di fiducia per tutelare la posizione dell’ente.

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Poca celerità

La Regione è stata non troppo celere – sono trascorsi mesi dall’udienza del 2020 – e il decreto Tesei per la delega alla verificazione è arrivato solo il 23 marzo scorso: se ne occuperà Sandro Costantini (ed i suoi collaboratori), il dirigente regionale del servizio urbanistica, riqualificazione urbana e politiche della casa. I novanta giorni di tempo a disposizione per l’ultimazione dell’operazione sono dunque scattati e la società di conseguenza ha chiesto di rinviare l’udienza di trattazione della causa: «L’istanza attorea va accolta, anzitutto – si legge nel provvedimento del Consiglio di Stato – a causa dell’attuale pendenza del termine per lo svolgimento delle operazioni peritali e, in secondo luogo, in quanto le parti non hanno finora dato contezza dello stato di pendenza del gravame straordinario contro il rigetto comunale definitivo della domanda ex art. 36 del Dpr 380/2001». Da ricordare che il check riguarda lo stato effettivo di consistenza e l’eventuale scostamento dal titolo edilizio. Il tutto per 2.500 euro a carico della Cts Poligoni di tiro. Gli avvocati coinvolti sono Giovanni Ranalli per la ricorrente e Paolo Gennari per il Comune.

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