Terni, due lampade per la radioterapia oncologica nel ricordo di Alessandro Miotto

Nuova iniziativa dei familiari del giovane scomparso a soli 29 anni: «Auspichiamo che con l’acquisto gli esperti possano svolgere in maniera più agevole il loro lavoro»

Condividi questo articolo su

Due lampade a led da visita con base girevole da impiegare per le visite mediche negli ambulatori. È  l’ultima donazione dei familiari di Alessandro Miotto – il giovane di Gabelletta scomparso per un male incurabile a soli 29 anni nel 2018 – per il reparto di radioterapia oncologica del ‘Santa Maria’ di Terni: tutto reso possibile grazie a chi ha lasciato denaro per questa causa durante le performance live del fratello, Federico, ed in occasione del funerale della nonna (Giuseppina) lo scorso 26 maggio al duomo di San Gemini.

IL I MEMORIAL PER MIOTTO NEL 2022
F-LOW COST E L’ALBUM IN RICORDO DEL FRATELLO

Il dolore, la donazione e l’auspicio

Tutto il ricavato delle iniziative è andato per la radioterapia oncologica (ginecologia). «Conosciamo bene il dolore che si prova a dover entrare all’interno di queste sale, a prendere una croce e portarsela in spalla per tutto il tempo, a dover parlare con medici, sperare in loro, nella medicina, in Dio, in qualsiasi entità – terreste e non – in grado di rendere la situazione migliore. Auspichiamo che con l’acquisto di queste due lampade, gli esperti possano svolgere in maniera più agevole il loro lavoro. Asssurdo che la sanità in Italia non renda disponibili per reparti così delicati attrezzature tanto semplici quanto efficaci, in grado di poter salvare la vita a un numero indefinito ma sicuramente elevato di persone all’anno (soprattutto in una città come Terni)», il messaggio lanciato. «Doverosi i ringraziamenti al magnifico dottor Fabio Trippa che, quando ci fu bisogno di lui, non si fece mai cogliere impreparato né mai si rese indisponibile ad intervenire tempestivamente con ogni arma a sua/nostra disposizione. Spesso i soldi non bastano, anzi, non servono, a risolvere situazioni così dolorose, ma un piccolo gesto, una piccola donazione, può significare veramente tanto, per molti di noi esseri umani. Ringraziamo – concludono Federico, Mario, Patrizia e Alessandro – tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscere mio fratello e che sanno quanto per lui foss indispensabile sorridere e combattere ogni istante della sua vita una malattia troppo forte da vincer. QUI troverete il link per una campagna Gofoundme per poter contribuire anche voi a farci continuare periodicamente ad acquistare strumenti/attrezzature/mobili e tutto ciò che più necessario per rendere il calvario meno tragico a chiunque si trovi nella condizione di doverlo affrontare».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli