Terni, ex-Novelli: giovedì si va al Mise

L’attesa convocazione è arrivata. L’azienda si dice disponibile a sottoscrivere l’intesa ipotizzata nell’ultimo tavolo-flop. Ma senza ulteriori trattative

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Saverio Greco

La convocazione era nell’aria e la conferma è arrivata nel tardo pomeriggio di mercoledì: il nuovo incontro al Mise per provare a sbrogliare la complicata matassa rappresentata dalla vertenza ex-Novelli, si terrà giovedì con inizio fissato per le ore 14. Sarà presente il vice ministro Teresa Bellanova, al pari dei rappresentanti nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. Convocata anche l’azienda – Alimentitaliani – così come le istituzioni. E l’impressione è che il tavolo possa essere quello decisivo per la sottoscrizione di un accordo sollecitato da più parti. Anche se fra i lavoratori c’è chi, semplicemente, lo teme.

«Si firmi l’accordo» Il comunicato dell’azienda era piombato martedì mattina in mezzo all’incertezza dei lavoratori in sciopero e nell’attesa della convocazione, poi arrivata: «La società Alimentitaliani srl, in considerazione degli ultimi appelli provenienti dalle Istituzioni (Mise, Regione Umbria, Comune di Terni etc.) rivolti alla sottoscrizione dell’accordo sindacale, comunica di essere disponibile immediatamente alla firma del testo di accordo predisposto dal Governo presso il MISE, già condiviso con le parti sociali. Tale ulteriore disponibilità viene formulata per rispetto delle istituzioni, del territorio e, non ultimo, per gli appelli ricevuti da molti dipendenti, a conferma del grande senso di responsabilità che ha da sempre contraddistinto il modo di agire dell’azienda».

In sintesi In altri termini, l’azienda ribadisce la propria disponibilità alla firma – l’accordo sindacale sull’intera operazione che riguarda l’ex Novelli è sempre stato un obiettivo centrale – ma alle condizioni già emerse nell’ultima riunione-flop, datata ormai una settimana fa, al ministero. La nota fa seguito alla presa di posizione del vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, che martedì aveva invitato le parti «a trovare un accordo». Tavolo sì, quindi, ma non per trattare ulteriormente come avevano paventato i sindacati nazionali (VIDEO) nell’ultimo coordinamento tenutosi a Terni. L’azienda si dice disponibile a sedersi, ma solo per firmare.

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