Terni, faccia a faccia con il finto poliziotto

Mostra la paletta sotto la giacca: «Devo verificare un problema, mi faccia entrare». Ma un ternano si è fatto prendere dai dubbi e ha chiamato il 113. Quello vero. Ipotesi-ladri

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Sabato mattina si è presentato alla porta di casa con aria distinta e ferma. Sotto il giubbotto, una paletta – di quelle per la viabilità – riportante la scritta ‘Ministero dell’Interno’. Paletta che ha lasciato intravedere quando, dopo aver suonato il campanello, il residente – un uomo di 73 anni che vive lì nei pressi del cimitero di Terni insieme alla moglie, coetanea – gli ha aperto. Immediata la richiesta all’anziano: «Sono della polizia di Stato, ci hanno segnalato un problema relativo ad una lite e devo effettuare delle verifiche».

«Aspetti che chiamo il 113»

Fortunatamente l’inquilino si è fatto assalire dal dubbio: hai visto mai che di questi tempi non si tratti di qualcuno con intenzioni truffaldine? «Ok, aspetti che chiamo la polizia per verificare». Il 73enne si è allontanato dall’uscio per andare a prendere il cellulare e, tornato dopo pochi secondi, del ‘poliziotto’ non c’era già più traccia. Svanito nel nulla? No, già in fondo alle scale, dove c’era un altro soggetto ad attenderlo.

L’identikit

«Ho sentito chiaramente che diceva all’altro: ‘Sta chiamando la polizia, andiamo via’ – racconta il residente -. Poi si sono dileguati ma non ho fatto in tempo a vedere con quale auto». La polizia alla fine l’ha chiamata davvero, per raccontare il fatto e descriverne il protagonista: «Si tratta di un uomo alto circa un metro e 80, sui 50 anni di età, brizzolato con barba e occhiali da vista. Ah, e accento settentrionale».

L’ipotesi e le raccomandazioni

Le ricerche sono scattate e chissà, magari porteranno a qualcosa di utile: la prima ipotesi è che fossero ladri che, in coppia, agiscono da un lato distraendo e dall’altro derubando le vittime. Intanto però vale la solita raccomandazione: mai aprire né far entrare in casa sconosciuti, anche se si qualificano come operatori delle forze dell’ordine. Verificare sempre con i numeri di emergenza qualsiasi situazione del genere.

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