Terni, FdI: «Crisi in AP persiste, c’è ‘doping’ elettorale e ventitré incompiute»

Il gruppo consiliare ancora all’attacco del sindaco Bandecchi: mirino in particolar modo su Ast, personale, pubblica illuminazione e dissesto

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di S.F.

«Doping elettorale, è la nuova formula per vincere le elezioni. Così come è accaduto a Terni». Così il consigliere di FdI, Roberto Pastura, ha denominato il modus operandi del sindaco Stefano Bandecchi per attaccare su ciò che sta accadendo in città: il gruppo si è ritrovato sabato mattina a palazzo Spada per fare il punto dopo il ritiro delle dimissioni del primo cittadino e, in particolar modo, entrare in tackle sulle 23 ‘incompiute’ dell’amministrazione con a capo l’imprenditore livornese.

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Le 23 incompiute tirate in ballo

«Gioco dimissioni»

Ad aprire l’appuntamento ci ha pensato Marco Celestino Cecconi che, di norma, è il consigliere più nel mirino del sindaco: «Dimissioni? Era un gioco e si è capito subito. Mai creduto che fossero consistenti e reali. Un regolamento di conti dentro AP, qualcuno ha provato a scaricare su altri. Ma il problema è nel manico», il riferimento a Bandecchi. Tra gli argomenti ricordati anche il ritiro dell’ordinanza Bioter – martedì ci sarebbe dovuta essere l’udienza al Tar per l’istanza cautelare della società – e soprattutto Ast. «Abbiamo preparato un documento con le 23 incompiute del sindaco in questi mesi, come ad esempio l’uscita dal Tpl, la valigia con i contratti importanti per rilanciare il territorio ed i 300 mila». Non solo: «Sul dissesto c’è stata l’inversione ad U del sindaco dopo che ad agosto siamo stati insultati». Su quest’ultimo fronte è entrato più nel dettaglio Orlando Masselli: «Nell’ultimo consiglio, oltre all’inversione, abbiamo constatato che ha detto che chi lo ha preceduto ha fatto bene. Si insiste con la politica degli annunci e degli insulti, nel contempo la crisi politica in AP c’è ancora nonostante ‘l’arma’ utilizzata dal sindaco. Il tema vero è che lui non c’è mai e il vero deus ex machina è il vicesindaco. Loro hanno promesso miracoli, noi mai. Forse ora si rivolgerà al protettore di Livorno con tanto di bestemmia».

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Fabrizi e Masselli

Schizofrenia e seggio

Stesso discorso per Pastura: «Mai creduto alle dimissioni, basta leggere i fatti. Ogni partito ha le sue dinamiche, ma questo è un movimento in realtà. C’è in atto una schizofrenia: da un lato si dice che tutto va bene, dall’altro ci sono le incompiute. Anche sulle questioni rifiuti e borghi. Non risponderemo mai alle provocazioni, registriamo che qualcosa si è rotto e noi siamo qui con un ruolo proattivo/positivo per vigilare». Presente anche Cinzia Fabrizi: «La città è utilizzata come palcoscenico per altri scopi, lui trova sempre un modo per finire in cronaca nazionale senza pensare di risolvere i problemi. Non ha realizzato nemmeno una delle cose promesse: è riuscito a far parlare di Terni in tutta Italia solo in termini negativi. Ormai quasi ci si vergogna ad essere cittadini ternani. Non c’è mai in città e quando è presente ne danneggia l’immagine». Poi Elena Proietti Trotti: «Un sindaco che protocolla le dimissioni e le ritira dopo otto giorni è un politico inaffidabile. Inoltre nessun assessore o esponente della maggioranza hanno messo sul tavolo le dimissioni, questo è il dato politico. Ricordo che AP c’è solo a Terni: non è riuscita ad entrare in Trentino Alto-Adige, Lombardia, Lazio, Reggio Calabria e Roma. Vengono scanzati da tutti. Bandecchi non ha più la stessa presa di prima; è riuscito a ‘smembrare’ anche la Ternana. Come mai rimane così attaccato al suo stipendio? Di Girolamo percepiva quello da senatore e devolveva quello da primo cittadino. Il seggio europeo forse gli serve per l’immunità».

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Proietti Trotti, Cecconi e Pastura

Ast e personale Comune

Se c’è un tema sul quale FdI è in pressing da mesi è l’accordo di programma Ast: «Il Comune deve fare solo una cosa, la bonifica. Se parlate con il dirigente – il riferimento di Cecconi è a Paolo Grigioni, ndr – che è stato portato di fronte all’inceneritore Bioter, vi dirà che non è stato approntato nulla della progettualità necessaria per la discarica di Valle. L’ospedale? La Regione ha detto che ci mette 120 milioni ed i privati ci sono, ma l’amministrazione comunale nulla c’entra». Mirino anche sul piano assunzionale: «Si trasforma il Comune in una caserma, Bedini (dirigente all’urbanistica) perderà nove unità. Tre riorganizzazioni in otto mesi, che stabilità c’è? Non è buona amministrazione». Tirati in ballo anche il «paccotto» sul progetto autodromo con Pileri e il Water Way alla cascata delle Marmore come esempi di incompiute. «Anche il candidato di AP di Acquasparta si è dimesso», ha ricordato invece Pastura. Infine un breve cenno alla vicenda dell’illuminazione pubblica (Asm resta in campo come noto, commissione nominata da pochi giorni per la valutazione comparativa) e alle ultime esternazioni del sindaco in televisione: «Parla poco e fa molto? No, il contrario. Fa annunci e poi torna sui suoi passi», l’ultima stoccata della Fabrizi.

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