Terni: forfait Casciari e Carsili in commissione. Bagarre Corridore-Kenny. «Paga la città»

Scontro in II commissione, dove era prevista l’audizione dei direttori generali delle aziende sanitarie

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di S.F.

Piero Carsili, Andrea Casciari, Nando Scarpelli, Pietro Manzi e Maria Mariani. La convocazione in II commissione martedì mattina era per loro ma, alle 9, a palazzo Spada non si è presentato ed ecco che è scoppiata l’ennesima bagarre politica: toni alti in particolar modo tra il vicesindaco Riccardo Corridore e l’esponente di Innovare per Terni Josè Kenny, ancora una volta ai ferri corti. Al centro dell’attenzione il forfait in extremis del direttore generale dell’azienda sanitaria locale (Usl Umbria 2) e del collega dell’ospedale. Da parte loro missiva per il Comune e niente audizione. Vedremo come si svilupperà la partita.

BANDECCHI SI SCATENA SU MEDICI E DIRIGENTI DEL COMUNE

La missiva

Il forfait

Sinteticamente – pubblichiamo la missiva integrale Piero Carsili e Andrea Casciari hanno spiegato che la sede più idonea per parlare dei problemi della sanità pubblica è la conferenza dei sindaci della Usl Umbria 2. E quindi niente confronto a palazzo Spada. Immediato attacco da parte delle opposizioni: «Isolamento a causa dei vostri atteggiamenti», il tackle di Maria Grazia Proietti del PD durante la II commissione. «Il clima non è positivo e ne paga la città, volevamo parlare di liste di attesa stamattina». A spegnere il fuoco ci ha provato Alessandra Salinetti (AP): «A questi livelli i vari dissapori devono essere superati. Coletto n0n ci ha risposto». Partita complessa. Kenny ha alzato i giri: «Non giustificabile il rifiuto dei direttori, è uno schiaffo alla commissione e al Comune. Non è il primo ed è prodotto dalla situazione politica. Una mala politica di Alternativa Popolare. Ok, fa bene AP ad andare contro il governo regionale sulla sanità, ma lo si fa con un progetto. E non insultando i medici perché sono ricchi. Ci vuole un livello di diplomazia minimo», il riferimento alle parole di Stefano Bandecchi nel consiglio di lunedì. Francesco Ferranti (FI) ha parlato di «fratture nei rapporti istituzionali se si persevera con questi atteggiamenti. Il dialogo è da recuperare, non è mai accaduto che i direttori generali non si siano presentati in commissione. La giustificazione non la condivido ed è necessario tutelare l’istituzione. L’ostracismo sarebbe pericoloso». Poi arriva Corridore che, fino a pochi minuti fa, era al Caos per la coppa Davis in mostra.

Proietti e Kenny

Bagarre

Un vicesindaco abbastanza carico dopo le parole di Kenny: «Lei era un professore ed ora è in pensione. Non venga a fare il professorino qui, i cittadini l’hanno bocciata e i problemi della sanità li ha causati l’area politica cui apparteneva», il primo affondo. «L’avete distrutta voi, non fate i vergini. Siete i massimi esecutori del pensiero Schopenhauer (a Corridore piace spesso citare la frase ‘Dovunque e comunque si manifesti l’eccellenza, subito la generale mediocrità si allea e congiura per soffocarla’), sembrate una poesia ora tra destra e sinistra. Non siete in grado di fare azione di opposizione coerente». Poi un momento di calma: «La lettera di Casciari e Carsili la posso anche condividere. Sì, non è mai accaduto che non venissero, ma in precedenza non c’era la conferenza dei sindaci. E in sei mesi non è mai stata convocata. Lunedì (ieri, ndr) gli ho detto che fanno bene a non venire. Chiediamo a Tesei e Coletto di venire qua: i due direttori sono nomine del centrodestra, sono dei manager e non rappresentano il problema». Infine l’invito: «Facciamo un documento congiunto per chiamare tutti». Peccato che poi si riscaldi la situazione con Kenny: «Si deve fare una scelta territoriale, tutti condividiamo i problemi della sanità. Kenny, lei è una cazz… costante».

Corridore e Salinetti

Partita chiusa, forse

Il professore risponde un po’ fuori microfono mentre nel contempo il vicesindaco va via con una funzionaria comunale per discutere di un’altra questione: «Ridicolo – le parole di Kenny – perdere tutto questo tempo per fare un appello politico. Io sono indipendente ed autonomo, voi state facendo male e dire ciò non è un insuilto. Ieri Bandecchi ha insultato diverse categorie». Finirà qui? Di sicuro Casciari e Carsili hanno deciso di bypassare per ora.

«Molto grave»

All’indomani dell’accaduto prendono formalmente posizione – insieme a Kenny e Proietti – anche Francesco Filipponi e Pierluigi Spinelli del PD: «Riteniamo molto grave quanto accaduto oggi, mai successo almeno negli ultimi 20 anni, poiché la seconda commissione è istituzionalmente preposta a trattare le politiche sociali e sanitarie riguardanti i cittadini del comune di Terni, come declinato nello stesso regolamento comunale. Cosa ben diversa è la conferenza dei sindaci della Usl Umbria 2, che secondo quanto dice l’articolo 3 del regolamento sul suo funzionamento, ‘esprime un parere sul piano sanitario regionale e di contribuire a delineare , nell’ambito della programmazione regionale e delle risorse definite, le linee di indirizzo e di attività delle unità sanitarie locali’. Riteniamo pertanto molto grave non poter confrontarsi come seconda Commissione con le direzioni della aziende sanitarie che operano nella nostra città, su argomentazioni come erano quelle che avremmo voluto porre alla loro attenzione : liste di attesa, attività assistenziale territoriale e ospedaliera, concorsi in essere riguardanti il personale sanitario sia della azienda ospedaliera che della Usl 2, proposte e valutazioni per affrontare la cronicità, in un territorio dove vivono le persone con il più alto indice di vecchiaia dell’Umbria. Non è stato possibile ascoltare, né essere ascoltati , né dare un contributo alla comprensione dei complessi processi sanitari anche alla luce delle attuali problematiche della sanità pubblica . Ieri durante il consiglio comunale, c’è stato un attacco offensivo da parte del sindaco ai medici, sono state usate parole sicuramente non adeguate ad un consiglio comunale che dovrebbe garantire il rispetto di tutti i cittadini. Il nostro gruppo del Partito Democratico, esprime solidarietà a tutti i medici, ricordando che gli ‘eroi’ del periodo Covid sono gli stessi che ieri sono stati apostrofati con parole non dignitose per una sede istituzionale. Non vorremmo che questo clima di contrapposizione, di sfide con parole offensive, isolasse sempre più la nostra città, che ha invece necessità soprattutto sui temi della sanità , del confronto e del dialogo. I nostri cittadini hanno bisogno di risposte, noi continueremo a chiedere nei luoghi istituzionalmente adeguati, una sanità pubblica vera efficace. Non siamo disponibili a rimanere silenti di fronte a risposte sanitarie talvolta negate soprattutto alle categorie più fragili, continueremo ‘a prenderci’ cura dei nostri cittadini, soprattutto quando malati e fragili».

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