Terni, il Tar ‘salva’ l’apertura della farmacia a Sabbione

Respinta la domanda cautelare della Farmacia Monti per la nuova attività di via Bartocci

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di S.F.

«Occorre accordare prevalenza all’interesse del Comune di Terni e della Regione Umbria a non procrastinare ulteriormente l’attivazione di una delle nuove sedi istituite più di dieci anni or sono, finora non avvenuta soprattutto a causa della rinuncia del soggetto assegnatario originario della sede e del contenzioso promosso avverso l’ubicazione delle sedi da parte di altre farmacie». È una delle motivazioni dell’ordinanza del Tar Umbria per ‘salvare’ l’apertura della nuova farmacia a Sabbione, in via Bartocci 1: respinta l’istanza cautelare della Farmacia Monti srl. Se ne parlerà nel merito nell’udienza fissata per il 23 gennaio 2024, a giochi fatti.

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I coinvolti

La società ricorrente si è attivata con due ricorsi – poi riuniti dal Tar – contro il Comune di Terni, Regione Umbria, Usl Umbria 2, Ordine dei farmacisti della della provincia, FarmaciaTerni srl e nei confronti di Serena Massari, Donatella D’Eramo, Maria Pisana Ascani, Luisa Regni, Maria Giuseppa Capitoli, San Lorenzo Gestioni di Paolo Mariani snc e Farmacia Sabbione srl: gli unici a costituirsi in giudizio sono stati palazzo Spada (l’avvocato Paolo Gennari in campo), palazzo Donini (Anna Rita Gobbo), Maria Giuseppa Capitoli, Luisa Regni e Farmacia Sabbione srl (Marzio Vaccari). Impugnati tutti gli atti propedeutici all’apertura che fanno riferimento sia al Comune (revisione ordinaria del piano del maggio 2022) che alla Regione (per l’assegnazione della sede ed il relativo concorso).

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Niente stop

Il Tar non ha accolto la richiesta di sospensiva considerando l’imminente «scadenza del termine per l’apertura della farmacia della sede 31, fissata al 30 ottobre 2023, nella prospettiva della comparazione tra i contrapposti interessi». Ovvero? Oltre al punto citato in precedenza, il Tribunale ricorda che l’interesse coincide con quello delle assegnatarie, le quali «prospettano di aver lasciato le precedenti occupazioni e di aver sostenuto ingenti investimenti al fine di svolgere la nuova attività». Di contro «l’interesse della farmacia ricorrente (difesa da Fabrizio Garzuglia, ndr), da tempo insediata nella sede 24, consistente nell’evitare l’avvio dell’attività da parte di un esercizio concorrente nella medesima area del territorio comunale, risulta suscettibile di pieno ristoro economico (alla luce dei dati che verranno registrati dalla gestione), in caso di annullamento degli atti impugnati». Domanda respinta, in avvio di 2024 l’udienza di merito.

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