Terni: «Illuminazione e conigli dal cilindro»

Il consigliere comunale Marco Cecconi (FdI-An) insiste: «Prima della mia interrogazione e del mio atto di indirizzo, il consiglio comunale non ne sapeva nulla»

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Marco Cecconi

Marco Cecconi

di Marco Celestino Cecconi
Capogruppo di FdI-An al Comune di Terni

Se per valutare due proposte (una delle quali, tra l’altro, presentata da una propria azienda dove ci sono fior di tecnici) è stata insediata una commissione di esperti, oltretutto integrata da un luminare universitario e sono stati assegnati a questa commissione ben quattro mesi per valutare le due offerte “sotto il profilo tecnico ed economico”, per espletare il bando europeo annunciato – peraltro solo adesso –dall’assessore Bucari, bisognerà convocare un’assemblea generale delle Nazioni Unite?

Con l’interrogazione e l’atto di indirizzo che ho presentato nei giorni scorsi sulla delibera di giunta comunale dell’aprile scorso – delibera con la quale si prefigura un percorso di affidamento ad un’impresa privata esterna di quel servizio di pubblica illuminazione che finora è sempre stato gestito dall’ASM – a quanto pare ho scoperchiato una pentola che in molti avrebbero preferito restasse sigillata, magari per favorire questa o quella cordata.

Adesso l’assessore Bucari annuncia, appunto, un bando europeo: peccato che, nella delibera di giunta di un mese e mezzo fa, di tutto ciò non c’è assolutamente traccia. Adesso si dice addirittura che le due proposte arrivate sui tavoli comunali – ASM prima e, un mese dopo, Enerstreet – andranno comunque riformulate, perché nel frattempo sarebbero cambiate le norme sugli appalti: ma ad aprile questo non lo sapeva nessuno? Adesso spunta persino un terzo attore, ovvero la solita ACEA, a sua volta interessata all’affare: è un’ipotesi compatibile con l’istanza messa nero su bianco da dodici consiglieri comunali del PD di rafforzare e rilanciare l’ASM?

Adesso, più che altro, Bucari si scaglia contro quello che lui chiama “chiacchiericcio disinformato”. È vero, su una cosa ha ragione: prima della mia interrogazione e del mio atto di indirizzo, di quella delibera di giunta dell’aprile scorso gli unici a sapere tutto erano per l’appunto soltanto lui, i suoi colleghi assessori, il sindaco e (c’è da giurarlo) i soci di Enerstreet. Il consiglio comunale non ne sapeva nulla, ad iniziare dalla maggioranza. L’opinione pubblica men che meno.

Scoperchiata la pentola e tirato fuori il coniglio del bando europeo come in un gioco di prestigio, non ci resta che attendere le risposte informatissime dell’assessore Bucari.

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