Terni, inchiesta Spada: «Sospendiamoci»

Paolo Crescimbeni (Gruppo Misto) lancia un appello-provocazione a tutti i consiglieri di opposizione: «L’importante è ridare la parola ai cittadini per voltare pagina»

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La presa di posizione potrà pure essere derubricata a «provocazione», ma almeno ha ili regio dell’originalità. Paolo Crescimbeni, consigliere di opposizione del Gruppo Misto (e già candidato a sindaco di Terni: nel 2014 venne sconfitto al ballottaggio da Leopoldo Di Girolamo), parte dal presupposto che «la criticità della situazione e il blocco di tutte le attività stanno superando, a Terni, il limite del tollerabile. C’è un clima da ultimi giorni di Pompei».

L’INCHIESTA SUL COMUNE DI TERNI

Paolo Crescimbeni

La crisi Sindaco, assessori, dirigenti e funzionari «fuori uso o storditi dalla bufera giudiziaria che grava sopra le loro teste -attacca Crescimbeni – mentre sui loro tavoli: area di crisi complessa; piano di riequilibrio finanziario; bilancio consuntivo problematico; Ast in calo produttivo con quel che segue e, via via, tutti i lavori pubblici in crisi dal Verdi a piazza Tacito, dal Parco Cardeto alla crisi idrica Terni Nord, .ai cumuli di immondizia d’ovunque».

La proposta Dopo aver polemicamente chiesto: «Chi segue tutto ciò? L’amministrazione che non c’è?», Crescimbeni lancia la proposta-provocazione: «Qualcuno vuole fare un pensiero in ordine alla autosospensione di tutta l’opposizione consiliare? L’importante è ridare la parola ai cittadini per voltare pagina».

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