Terni, indagine Spada: c’è una gola profonda?

In procura è stato aperto un secondo fascicolo parallelo: c’è chi avrebbe ‘spifferato’ i contenuti dell’inchiesta in tempi non sospetti

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di F.T.

Vecchi e nuovi indagati per l’indagine Spada. I primi sono quelli che si sono visti notificare i decreti di perquisizione eseguiti lo scorso 17 novembre dalla squadra Mobile di Terni – coordinata dal dirigente Alfredo Luzi – e dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, oltre alla richiesta di proroga dei termini dell’indagine preliminare formulata dal pm Raffaele Iannella. I secondi, al netto di ciò che deve probabilmente ancora emergere in merito all’indagine ‘Spada’, sono coloro che – secondo gli inquirenti e in tempi non sospetti – avrebbero ‘parlato troppo’.

Gli inquirenti in Comune

Gli inquirenti in Comune

Sospetti Andando per ordine, l’idea degli inquirenti è che alcuni contenuti dell’inchiesta che vede coinvolti amministratori, funzionari e politici del Comune di Terni, ma anche esponenti del mondo cooperativo e imprenditoriale ternano, siano stati ‘spifferati’ e anticipati agli stessi quando l’indagine non era ancora emersa in tutta la sua evidenza. In procura è stato aperto un secondo fascicolo sul punto e ci sarebbe già più di una persona iscritta nel registro degli indagati per ipotesi che, genericamente, possono essere ricollegate alla violazione del segreto istruttorio e al favoreggiamento personale. Non è escluso che fra queste figurino soggetti già coinvolti nell’indagine, ma se ne saprà di più in futuro. Di contro, le ipotesi non vedrebbero coinvolte le persone ‘informate sui fatti’, già sentite in passato dagli inquirenti.

operazione-spada-appalti-comune-di-terni-a-coop-17-novembre-2016-3Nuovo filone Insomma, quello che sembra profilarsi è un filone ulteriore e diverso – parallelo – all’inchiesta che riguarda al momento diciassette persone, fra cui il sindaco Leopoldo Di Girolamo, per tutta una serie di aspetti legati all’affidamento di appalti pubblici da parte del Comune di Terni. Una direzione investigativa non prevista e che ha preso forma con il passare delle settimane, nel pieno dell’inchiesta emersa con perquisizioni e sequestri il 17 novembre e che potrebbe essere più vasta e articolata rispetto a quanto finora ipotizzato. A prescindere dalle ‘fughe di notizie’.

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