Terni: lo lascia perché è un cocainomane. Lui distrugge tutto e la aggredisce. Arrestato

Terrore mercoledì mattina in un’abitazione della prima periferia cittadina. La madre della vittima ha messo in salvo il nipotino. Al resto ci ha pensato la Volante. L’uomo è un 37enne

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di F.T.

La violenza è esplosa mercoledì mattina, poco dopo le ore 8, in un’abitazione nella zona di Terni compresa fra Cesure e San Valentino. Protagonista – in negativo – un 37enne peruviano (F.C.G.L. le sue iniziali), già noto per vari reati, sottoposto all’obbligo di firma e arrestato nel 2018 nell’ambito dell’operazione antidroga ‘Montana’ condotta dalla polizia di Stato. Quando ha capito che la compagna – una donna ternana, madre di due bambini – era davvero intenzionata a lasciarlo e a mandarlo via di casa perché esasperata dai suoi comportamenti e dal continuo consumo di cocaina, ripreso dopo alcuni mesi di astinenza, ha dato pesantemente in escandescenze. E solo l’intervento tempestivo degli agenti della squadra Volante di Terni, coordinati dalla dirigente Anna Maria Mancini, ha evitato conseguenze ancora peggiori. Ora il 37enne si trova in carcere su disposizione del pm Camilla Coraggio ed è accusato di lesioni pluriaggravate, minaccia aggravata e danneggiamento.

IL VIDEO DELLA CASA DOPO LA DEVASTAZIONE

Una furia

L’uomo, fuori di sé, ha dapprima iniziato a distruggere tutto ciò che gli capitava a tiro – mobili, suppellettili – usando una mazza di ferro da muratore. La donna, terrorizzata, si è rifugiata nella cameretta del figlio più piccolo ma il 37enne – come in un film – è riuscito ad aprirsi un varco nella porta usando un machete, per poi minacciarla di morte. In quel momento è rientrata in casa la madre della donna che aveva appena accompagnato a scuola il nipote più grande, che fortunatamente non ha assistito alla terribile scena: di fronte a quella furia, si è subito presa cura del nipotino che era in casa, mettendolo al sicuro. Il soggetto a quel punto ha iniziato a infierire sulla compagna con una brutalità che lascia senza parole, prendendola a calci, morsi, tirandole addosso alcuni mobili, colpendola alla testa più volte con il manico del machete e alle gambe con una spranga di ferro, minacciandola ancora di morte. Il trambusto e le urla non sono però sfuggiti ad alcuni vicini che, come già fatto dalla madre della donna, hanno subito chiamato la polizia.

Arrestato

Prima dell’arrivo degli agenti della Volante sul posto, il 37enne ha tentato di disfarsi del machete – poi recuperato – nascondendolo in un armadio. Una volta bloccato, è stato riportato faticosamente alla calma e condotto in questura. La poveretta è stata invece accompagnata in ospedale dove i medici hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Le armi usate e presenti in casa – la mazzetta di ferro, il machete, un pugnale e spranghe di ferro – sono state sequestrate. Il 37enne invece, dopo le formalità di rito, è stato ristretto nel carcere di vocabolo Sabbione, in attesa della convalida da parte del tribunale. «Se le conseguenze non sono state gravissime – hanno spiegato il vice questore vicario Luca Sarcoli e la dirigente Mancini – è solo grazie alla tenmpestività e alla freddezza degli agenti. Oltre alla collaborazione di quei cittadini che hanno segnalato ciò che stava accadendo, senza voltarsi dall’altra parte».

     

 

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