Terni, M5S: «Sta ripartendo secondo inceneritore». Aniello: «Resta chiuso»

De Luca e Fiorelli attaccano sul tema. La replica dell’assessore all’ambiente

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Bioter in via Ratini

L’impianto di coincenerimento dei rifiuti con Aia volturata di recente a favore della Bioter srl, a Terni. C’è questo tema al centro di una problematica esposta dai consiglieri del M5S Thomas De Luca (in Regione) e Claudio Fiorelli (Comune). Arriverà poi la replica dell’assessore all’ambiente Mascia Aniello.

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L’immagine lanciata dal M5S

«Che fa Bandecchi?»

«Mentre il sindaco Bandecchi – le parole dei due pentastellati – presentava nella sala del consiglio comunale di Terni il suo progetto politico su Perugia, a Maratta sta ripartendo il secondo inceneritore nel silenzio generale, nonostante il fumo arancione che fuoriesce dall’impianto di incenerimento ex Printer. Quando abbiamo saputo della conferenza stampa indetta con somma urgenza alle ore 14, eravamo sicuri che il sindaco sarebbe salito sugli scudi per difendere la salute dei cittadini ternani e la qualità ambientale della conca ternana. Purtroppo la sua priorità era solo quella di illustrare come intende moltiplicare le poltrone del suo partito nel Comune di Perugia. Eppure il sindaco Stefano Bandecchi dovrebbe essere il primo ad aver ricevuto obbligatoriamente la comunicazione di riapertura dell’impianto ex Printer, o quantomeno dovrebbe essere il primo a sapere quello che sta accadendo in un’area ad elevato rischio ambientale nella città che dovrebbe governare. Considerando l’impianto già esistente di Acea, con la riattivazione anche di questo secondo inceneritore arriveremmo a quella capacità e a quel fabbisogno previsto all’interno del Piano regionale dei rifiuti per bruciare tutti i rifiuti solidi urbani dell’intera regione, così da trasformare Terni nella pattumiera dell’Umbria. L’assessore regionale all’ambiente Roberto Morroni solo due mesi fa aveva ‘rassicurato’ rispondendo all’interrogazione prestata in aula a Palazzo Cesaroni che non era prevista alcuna operazione di riavvio dell’inceneritore ex Printer. Oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma di quanto le loro rassicurazioni valgano poco. Auspichiamo – concludono – che la nostra città non venga usata solo come una pedina nell’ascesa politica di Stefano Bandecchi ma che i sedicenti ‘guerrieri’ di centro diano supporto al Movimento 5 Stelle nella battaglia per il diritto dei ternani a vivere in un ambiente sano e salubre». All’indomani arriva la delucidazione dell’assessore all’ambiente Mascia Aniello.

«Resta chiuso»

«L’impianto di coincenerimento – le parole della Aniello – ex Printer resta chiuso. Essendo mancata qualsiasi comunicazione alle autorità, tale impianto non può essere né a regime, né in stato di esercizio. Anche le fasi di manutenzione straordinaria vanno comunicate formalmente. E anche questo non è accaduto. Abbiamo pertanto già richiesto l’intervento di Arpa Umbria per chiedere conto dei fumi che sembrerebbero essere fuoriusciti dalla ciminiera, sanzionando l’impresa, se del caso, con tutte le misure previste in merito. I funzionari di Arpa Umbria, recatisi subito sul posto, non solo non hanno riscontrato attività, ma non hanno nemmeno trovato alcun lavoratore, perché la stessa area di pertinenza ex Printer era deserta. Nelle prossime ore verranno comunque effettuati ulteriori approfondimenti. Tuttavia per superare le fibrillazioni determinate dalle autorizzazioni assentite dalla politica del passato in un’area così a rischio come la Conca Ternana, per andare oltre le forti criticità determinate da tutti gli impianti industriali ad alto impatto, occorre fare molto altro, cambiando direttamente lo strumento di pianificazione, il Prg di Terni: è quel che nessuno a Palazzo Spada ha mai fatto, ma che noi faremo».

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