Terni, Pd al Caos: poca città, alcune defezioni

Parlare si è parlato, all’assemblea pubblica di giovedì. Che forse è servita più a ‘contarsi’ che a lanciare proposte e nomi credibili

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di F.T.

Se lo scopo dell’assemblea pubblica era far parlare la ‘città’, magari far emergere o lanciare qualche volontario/volenteroso di stampo civico nel tribolato percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative, non si può dire sia stato pienamente centrato. Perchè parlare – per carità – si è parlato, ma la riflessione – non diversa da un attivo del partito – è rimasta pressochè interna al Pd ternano. Dirigenti, iscritti, simpatizzanti: la ‘famiglia’ era quella. Con qualche defezione.

Giovedì pomeriggio al Caos – a coordinare il tutto la segretaria Sara Giovannelli – si sono ritrovate un centinaio di persone, nel pieno di una fase che può definirsi tattica, da sfida a scacchi, con partite interne al Pd ancora da definire compiutamente – assente in blocco all’incontro, per dire, la componente ‘breghiana’ e, sostanzialmente, quella legata a Gianluca Rossi che starebbero pensando ad una propria lista e quindi ad una candidatura civica – ed altre, come quella delle possibili alleanze, che stentano ancora a prendere forma. Naturale, in una fase in cui non si va ancora oltre le ‘buone intenzioni’.

Chi c’era Così, interventi a parte, pur interessanti, l’analisi non può scostarsi molto dalle presenze: parecchi iscritti, qualche figura e qualche imprenditore già visto a precedenti incontri ‘civici’ non proprio di centrosinistra, ex consiglieri comunali più e meno (Ricci ad esempio) vicini al Pd, associazioni (Terni Valley con l’attivissimo Alessandro Gentiletti), ex assessori come Sandro Corradi – ‘lanciato’ ma al tempo stesso messo in frigorifero -, Moreno Rosati e Tiziana De Angelis, pezzi di sinistra (Stefano Bolletta, Simone Guerra), parlamentari (Cesare Damiano e Leonardo Grimani). Ed anche il presidente dell’ente camerale Giuseppe Flamini: un riavvicinamento ai Dem dopo le ‘bordate’ riservate in zona Cesarini all’ex sindaco Di Girolamo?

E chi ci sarà Così fra primarie, analisi delle sconfitte più recenti, proposte di sindaci ‘illibati’ dal punto di vista giudiziario o ‘manager’, di cose se ne sono dette. Non è ancora tempo di sintesi, però, perchè prima è il caso di contarsi. E forse il pomeriggio di giovedì è servito anche e soprattutto a quello.

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