Terni, perseguita l’ex: condanna a ristoratore

Telefonate, pedinamenti, minacce. Alla donna, cameriera nel locale del compagno, era stato vietato di parlare con i clienti maschi

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Nove mesi di reclusione con la sospensione della pena condizionata al pagamento di una provvisionale di 3 mila euro. Questa la pena inflitta dal tribunale di Terni, nei giorni scorsi, ad un 54enne ristoratore ternano, accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, 39enne rumena.

I fatti risalgono al 2011. L’uomo per diverso tempo non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione, tempestando la donna di sms e telefonate ad ogni ora del giorno e della notte, alternando implorazioni a vere e proprie minacce. Tutt’altro che casuali, poi, certi incontri in giro: segno, secondo l’accusa, di frequenti pedinamenti attuati per ‘mettere pressione’ all’ex compagna, per farle capire che non sarebbe stato facile, per lei, uscire definitivamente da quel rapporto.

Costretta a licenziarsi Il legame sentimentale si era interrotto, ma quello professionale – la donna era impiegata come cameriera presso il ristorante gestito dal 54enne alla periferia di Terni – era proseguito ed aveva consentito all’uomo di tenere il fiato sul collo della poveretta. Controllando se si soffermava troppo a parlare con clienti maschi, riprendendola alla prima occasione e togliendole i servizi ai tavoli. Una gelosia ossessiva – costata al ristoratore anche un’ammonizione del questore – che, alla fine, si era trasformata nell’imposizione a non parlare con qualsiasi uomo presente nel locale, a parte lui. Stressata e sfinita, la 39enne aveva preso la decisione di licenziarsi per togliersi quel peso di dosso.

I legali Le successive denunce, finite all’attenzione della squadra Mobile di Terni, sono poi sfociate nel procedimento penale a carico del 54enne, difeso dall’avvocato Luigi Fiocchi. La donna ‘perseguitata’, decisa far valere le proprie ragioni anche in sede civile, è assistita invece dall’avvocato Francesca Carcascio di Terni.

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