Terni, piazza Tacito: quei rami ‘perenni’

A tre giorni dalla denuncia del presidente Unmil Gianfranco Colasanti non è cambiato nulla: strisce e percorsi tattili con ostacoli

Condividi questo articolo su

L'accesso da via Battisti

L’accesso da via Battisti

Nessuna novità e piazza Tacito continua ad essere ‘negata’ ai non vedenti. A tre giorni dalla denuncia del presidente dell’Unione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, Gianfranco Colasanti, niente è cambiato nella piazza centrale della città: dopo l’abbattimento e la potatura straordinaria dei lecci, i rami sono ancora abbandonati lì.

piazza tacito rami lecci ramo59Il pericolo Percorsi tattili per i non vedenti e strisce pedonali: tutto bloccato nelle parte laterali, in attesa che avvenga la rimozione dei rami che ostacolano gli accessi a piazza Tacito. Un intervento effettuato per salvaguardare la pubblica incolumità, come evidenziato dall’ordinanza del Comune: paradossalmente ora si è creato proprio questo problema. «Su quel – aveva sottolineato Giansanti – marciapiede, chi ha realizzato i lavori di potatura ha lasciato mucchi di rami ed il non vedente rischia di caderci inesorabilmente dentro».

Il lato verso via Mazzini

Il lato verso via Mazzini

I lavori Appunto, chi ha realizzato i lavori. Si tratta di una società con sede legale a Bastia Umbra ed operativa ad Assisi, la Alberi Maestri S.r.l. che, contattata da umbriaOn, ha voluto chiarire senza perdere troppo tempo che «il discorso legato alla rimozione non ci riguarda, di quello se ne occupa il Comune».

«Molto strano» A spiegare ulteriormente la situazione è il consigliere e tesoriere della società, Marco Rinaldi, che ha diretto la potatura: «Abbiamo terminato i lavori giovedì scorso, di sera. Per lo smaltimento, visto che la nostra società è fuori sede, abbiamo concordato con il Comune che se ne sarebbero occupati loro: non so chi sia il soggetto direttamente coinvolto, ma ad essere incaricata della rimozione dovrebbe essere una cooperativa. Pensavo che fosse tutto risolto, è strano».

L’accompagnamento In merito alle difficoltà dei non vedenti, Rinaldi racconta che «durante la lavorazione abbiamo accompagnato personalmente un non vedente in piazza, perché giustamente non sapeva come regolarsi; ho mandato uno dei miei operatori ad aiutarlo». Non resta che attendere, tra un ramo e l’altro.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli