Terni, precipitò con il paracadute: sta bene

Dimesso il 45enne romano che lo scorso 9 marzo arrivò in codice rosso: subì un gravissimo trauma dorso-lombare, ma nessun danno neurologico. «Mai visto in 20 anni».

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Gli è andata bene, come si suol dire. Trauma dorso-lombare gravissimo, contusioni polmonari e degli organi addominali, con necessità di procedere con un delicato riallineamento delle vertebre dorso-lombari. Ma per lui nessun danno neurologico: è uscito dall’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni, martedì, sulle proprie gambe il 45enne romano paracadutista che, il 9 marzo scorso, precipitò al suolo all’aviosuperficie.

L’INCIDENTE DEL 9 MARZO

Foto archivio

L’insperato risultato

Storia a lieto fine per lui, arrivato nel nosocomio ternano in codice rosso. Il lavoro dei sanitari – medici del pronto soccorso, rianimatori e neurochirurghi – e un pizzico di fortuna gli hanno consentito di non subire problemi duraturi: «In 20 anni di attività, non avevo mai assistito ad un trauma di tale entità senza che il paziente riportasse alcun danno neurologico», le parole di Carlo Conti, il responsabile del reparto di neurochirurgia del ‘Santa Maria’. Il paziente era stato ricoverato nel reparto di rianimazione e appena le condizioni generali si sono stabilizzate è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento neurochirurgico di riallineamento delle vertebre dorso-lombari e stabilizzazione vertebrale. Ad aiutare Cont nell’operazione il dottor Alessandro Ciampini, dirigente medico dello stesso reparto, sotto stretto monitoraggio neurofisiologico. Decorso post-operatorio regolare e niente complicazioni per il 45enne: la tac della colonna vertebrale di controllo ha documentato la completa risoluzione della frattura con riallineamento fisiologico della colonna vertebrale, permettendo al fortunato paracadutista di tornare a camminare e a condurre una vita normale.

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