Terni, prete nel mirino: preso il piromane

Terni, la squadra Mobile ha denunciato un pregiudicato pugliese di 38 anni per l’incendio dell’auto di don Edmund Kaminski

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Più o meno 24 ore: è il tempo impiegato dalla polizia di Stato per individuare e denunciare colui che nella notte fra domenica e lunedì, a Campitello, ha dato fuoco all’auto di don Edmund Kaminski, parroco di San Matteo Apostolo. Si tratta del 38enne M.A., pregiudicato di origini pugliesi.

prete macchina3Indagine lampo Lunedì pomeriggio, dopo incessanti indagini e ricostruzioni, gli agenti della squadra Mobile di Terni, diretti dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi, hanno individuato il responsabile. Un lavoro certosino quello che ha visto impegnati gli investigatori che hanno ascoltato diversi testimoni ed effettuato accertamenti su alcuni noti pregiudicati della zona. «Ogni particolare – spiegano dalla questura – è stato vagliato con attenzione, come anche il significativo contributo dello stesso parroco che, pur non avendo mai subito minacce, ha sempre risposto in maniera fattiva alle incessanti richieste di denaro da parte di numerosi bisognosi».

Il motivo Ed è proprio su uno di loro, il 38enne di origini pugliesi, che si sono concentrate le attenzioni della polizia di Stato: alcuni particolari forniti dai testimoni e la notizia della recente discussione avuta con don Edmund, proprio in ordine all’ennesima richiesta di denaro, oltre ad altri accertamenti tecnici eseguiti sull’indiziato, hanno portato ad indagarlo per incendio doloso.

Gli agenti hanno raccolto in breve tempo quanti più elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Suddivisi in gruppi operativi, hanno ascoltato i commercianti della zona e bussato alle porte delle abitazioni, fino a chiudere il cerchio sull’indagato, già agli arresti domiciliari per rapina e reati di droga in un’abitazione non lontana dalla parrocchia. Oltre alla denuncia per incendio doloso, nei suoi confronti è scattata anche quella per evasione.

Atto vile Il consigliere comunale del Pd, Francesco Filipponi, in merito all’episodio esprime «profonfo sdegno ed indignazione per l’atto vile subito da Don Edmud, un parroco molto apprezzato dai cittadini residenti nel quartiere di Campitelli. Atti simili vanno condannati e combattuti con tutta la forza possibile».

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