Terni, ex Onmi: i vandali creano altri guai. Verso il ripristino dell’asilo – Fotogallery

Martedì mattina sopralluogo congiunto di I e II commissione: da mesi è in corso il recupero da oltre mezzo milione. Servono altri fondi per il primo piano

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di S.F.

Vandali, danni, costi che aumentano e, per ora, un intervento che non consentirà di riavere nella piena funzionalità lo storico edificio. Parliamo dell’ex Onmi di Terni, l’Opera nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia di via Fratelli Rosselli: questo è stato spiegato martedì mattina agli esponenti di I e II commissione, protagonisti per un sopralluogo nell’ambito del lavoro in corso per il recupero e la rifunzionalizzazione in mano alla Life srl di Catania per un importo contrattuale da oltre 550 mila euro. C’è più di qualche problema ma, in ogni caso, sarà garantito a pieno lo spazio per l’asilo nido (divezzi, lattanti e mensa).

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La situazione

Ci ha pensato il responsabile unico del procedimento per il Comune, l’architetto Carlo Fioretti, a ‘guidare’ i consiglieri nel tour dell’edificio. Con lui anche le colleghe Linda Stentella e Giorgia Trovato, rispettivamente direttore per le opere edili e direttore operativo; a chiudere il cerchio il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e il direttore per le opere impiantistiche, l’ingegnere Fabrizio Paganelli. L’inizio del restyling c’è stato il 19 ottobre e, in teoria, si dovrebbe concludere il 15 aprile. La sensazione è che difficilmente accadrà, ma vedremo. «La situazione dell’asilo era disastrosa – le parole di Fioretti ai commissari -, qui un tempo c’erano anche diverse associazioni (tra le quali l’Afad, ora trasferita). Il primo piano è sempre rimasto fuori dal progetto per carenza di risorse e, in generale, l’edificio è stato impiegato fino all’8 marzo del 2020». Poi il lockdown per il Covid. Da quel momento è stato attivo parzialmente solo l’asilo. I fondi arrivano dal piano periferie e la struttura è di circa 1.600 metri quadrati.

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Vandali e costi che salgono

I guai non mancano: «Nel corso dei lavori è stato ritrovato ulteriore amianto e si deve procedere alla rimozione. Ciò ha ‘prosciugato’ il budget e per questo siamo in difficoltà. Con questo stralcio riusciremo a ripristinare la funzionalità completa dell’asilo nido con impianti e adeguamento alle normative antincendio», ha sottilineato il rup. «Il piano interrato? Una parte resterà inaccessibile per ragioni di sicurezza. Per quel che concerne il primo piano ci sarà la predisposizione degli impianti». Sì, perché poi l’architetto Stentella ha chiarito che per il completamento di questa area servirebbero circa 150-200 mila euro in più. Passeggiare da queste parti dà la sensazione di tornare indietro nel tempo: basta guardarsi intorno e si notano atti comunali (o comunque richiami vari) del pre 2020. Tutto ‘congelato’ all’epoca. Di mezzo anche un’altra questione: «Qui c’è stata – le parole di Fioretti – una centrale di spaccio e anche i vandali, ciò purtroppo ha creato un altro enorme problema». Motivo? La centrale termica vandalizzata: «Ora dovremo rifarla, servono circa 50-60 mila euro». Storia complessa, una delle tante ternane. All’interno anche un narghilè, per non farsi mancare nulla. Senza dimenticare il parco Rosselli che è intorno.

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