Terni, restauro rocca di Piediluco: c’è il vincitore del concorso

La Provincia, dopo l’ex Globus Tenda, chiude l’iter anche per la seconda operazione. L’architetto di Labro Fabio Pitoni al top per la progettazione

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di S.F.

L’architetto Fabio Pitoni di Labro. È lui il vincitore – ci sono 35 mila euro per lui – del concorso di progettazione per le opere di restauro conservativo e valorizzazione della rocca Albornoz di Piediluco: la Provincia di Terni ha chiuso l’iter avviato nell’estate 2022 dopo aver lo stesso nei giorni scorsi per quello legato all’ex Globus Tenda. L’obiettivo in questo caso è la preservazione del bene e il miglioramento della sua fruibilità. Quanto ci vuole per fare tutto? La stima del quadro economico è di 2,6 milioni di euro, dei quali 1,9 solo per i lavori.

AGOSTO 2022, PARTE IL CONCORSO PER LA ROCCA
LA GRADUATORIA FINALE: SERINI FIRMA

Fine dell’iter

Pitoni ha vinto con un punteggio di 84/100, poco più di dell’Rtp romano composto dagli architetti Ottavia Pinci-Alessandra Peghinelli (82/100) e dall’Rtp umbro con gli architetti Francesco Nicolai, Matteo Romanelli e Moira Burzicotti, gli ingegneri Valentina Adornato, Paolo Vagaggini ed Emma Vagaggini (79/100). Al centro dell’attenzione il complesso monumentale risalente ai secoli XIII-XIV che, come ben visibile, è allo stato di rudere. Il manufatto fu acquisito dalla Provincia negli anni ’60 e già tra il 1989 e il 1995 è stato oggetto di tre interventi di consolidamento e restauro. Alcuni ambienti sono praticabili. Poi dal 1996 stop ai lavori per mancanza di fondi ed il risultato è ciò che si vede: c’è molto da completare. In tempi recenti è stata realizzata l’illuminazione paesaggistica con tanto di sistemazione dei percorsi. Tuttavia il degrado resta. «La valorizzazione del complesso architettonico dovrà passsare attraverso il riuso degli spazi recuperati con la realizzazione di una struttura coerenti alle attività ipotizzabili nonché con la valorizzazione dell’area circostante la rocca attraverso una adeguata area attrezzata ed un sistema di sentieri nella pineta e nella rocca di Piediluco». A firmare la graduatoria finale è l’ingegnere Marco Serini, il responsabile unico del procedimento.

LA SCHEDA TECNICA DELLA ROCCA ALBORNOZIANA

Gli obiettivi

Nel documento di indirizzo della Provincia si parla di una doppia fase di intervento con altrettanti lotti funzionali: «La prima fase attiene il restauro finalizzato alla preservazione e messa in sicurezza del bene al fine di mantenerne lo stato e di permettere comunque l’accesso all’area in sicurezza dei visitatori per tutta la rocca per poterla restituire alla collettività pur nello stato attuale. Una seconda fase attiene l’ideazione di proposte di fruizione ed utilizzo che tenendo conto anche delle difficoltà di accesso possano comunque consentire una valorizzazione turistica del bene anche considerando la possibilità di inserire contenuti divulgativi coenti con il territorio circostante e non escludendo l’inserimento di attività di servizio e supporto». La priorità sarà «mantenere l’integrità materiale della rocca di Piediluco e di restaurare la sua immagine consolidata nel paesaggio assicurando la conservazione e la protezione dei suoi valori culturali, sia di quelli specifici legati alla sua storia e alla sua tipologia architettonica, sia di quelli legati al suo rapporto con il centro abitato e al paesaggio del lago di Piediluco». In sostanza riprendere il lavoro interrotto ormai trent’anni fa. Gestione? C’è l’apertura ad investimenti di imprenditori privati.

ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI PROVINCIA, IL PIANO

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