Terni Reti, sindacati in tackle su Bandecchi

Ad attaccare sono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: «I lavoratori non possono essere mortificati da affermazioni estemporanee». Di mezzo anche la Ztl

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Il sindaco Stefano Bandecchi e le recenti dichiarazioni su Terni Reti, a qualcuno non sono andate giù. Si tratta delle organizzazioni sindacali che, a distanza di qualche giorno, entrano in tackle sul primo cittadino: «No a battaglie politiche che denigrano il lavoro». Ad esporsi sono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Terni.

L’aviosuperficie

L’accusa

La frase incriminata è la seguente: «Un’altra di quelle aziende fatta per perdere tempo e per rubare soldi ai cittadini ternani». I sindacati replicano: «I lavoratori e le lavoratrici di Terni Reti dimostrano quotidianamente professionalità e competenza e non possono essere mortificati da affermazioni estemporanee, come quelle del sindaco di Terni, che non tengono conto della dignità del lavoro svolto». In tal senso le tre sigle ricordano a palazzo Spada che «le convenzioni tra Comune e azienda sono frutto di decisioni assunte nell’ambito del consiglio comunale». «Negli accordi sottoscritti si è sempre convenuto sulla necessità di garantire la massima flessibilità nell’organizzazione e nello svolgimento dei servizi in capo all’azienda, al fine di renderli immediatamente efficienti ed efficaci, come richiesto dal piano industriale di Terni Reti srl e nel rispetto delle aspettative dell’amministrazione comunale e dei cittadini ed è con questo spirito di massima collaborazione che si sono stabilite le relazioni sindacali».

L’Au di Terni Reti Alessandro Campi

Ztl

C’è anche un altro argomento al centro dell’attenzione: «La Ztl non si è definita per ‘garantire il servizio ai dipendenti di Terni Reti’, come incautamente affermato, quanto piuttosto per una «esigenza condivisa dalle forze politiche di dare risposte in termini di qualità del vivere urbano». «Nel recente passato in molte aree del Paese – scrivono Filcams Fisascat e Uiltiucs – si è fatta la scelta di una completa chiusura dei centri storici al traffico urbano. Terni ha adottato una politica che ha limitato una parte della città al traffico, consentendo ai cittadini l’accesso a gran parte delle vie urbane. Il centro storico va inquadrato come struttura insediativa urbana che costituisce unità e identità culturale; lo sviluppo delle aree urbane nelle politiche di governo delle città passa attraverso la definizione di progetti per la riqualificazione ambientale, ma anche di reale offerta tra diverse attività non solo commerciali». In conclusione i sindacati puntualizzano che tutto ciò induce una riflessione «attenta sulle municipalizzate, rigettando affermazioni che hanno il sapore di una battaglia politica che diventa dignitosa solo se non denigra il lavoro che con impegno i dipendenti di Terni Reti svolgono».

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