Terni, richiedenti asilo: c’è un terzo vincitore

Per il bando della Prefettura, ad Arci e ‘San Martino’ si aggiunge ‘Associazione Idea’

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Intanto una precisazione, perché è importante. I nuovi cittadini stranieri ‘richiedenti asilo’ in arrivo a Terni non saranno 212. Quello, precisa la Prefettura, «è il numero massimo raggiungibile», almeno per ora

Il bando Poi l’esito finale del bando predisposto dalla Prefettura su indicazioni del governo e che prevedeva modalità precise: la durata fino al 31 dicembre, con possibilità di prolungamento al 2016 in caso di necessità; costi non superiori ai 34 euro al giorno per singolo richiedente asilo; e tutta una serie di dettagli sul come ospitare i migranti.

Terzo vincitore ‘Arci solidarietà Terni’ e ‘Associazione di volontariato San Martino’ – come umbriaOn aveva anticipato – va aggiunta la ‘Associazione laboratorio Idea’, che ha collezionato gli stessi 60 punti delle altre due. E saranno quindi in tre a gestire l’accoglienza dei richiedenti asilo fino alla fine del 2015, ma con buone probabilità anche per l’anno prossimo.

LA GRADUATORIA DEFINITIVA

I partecipanti A rispondere al bando della Prefettura erano stati in sette: oltre ai tre soggetti giudicati migliori, c’erano la Cooperativa sociale ‘Arcobaleno, la ‘Casa vincenziana Giuliana Andreoli’, la Caritas di Orvieto, il ‘Centro diurno Alzheimer Villanova don Bosco’.

I fondi A disposizione delle due associazioni, ora, c’è un milione, 542 mila 512 euro, che corrisponde esattamente alla somma di 34 euro al giorno per ciascuno dei 212 migranti previsti e per i 214 giorni compresi tra il 1° giugno e il 31 dicembre. Poi, se ce ne sarà bisogno, il rapporto sarà prolungato, alle stesse condizioni, anche per il prossimo anno.

‘Pocket money’ Nel bando era anche specificato che ad ogni singolo richiedente asilo dovrà essere riconosciuto un pocket money di due euro e mezzo – fino ad un massino di 7 euro e mezzo per nucleo familiare – al giorno. Preferibilmente, è specificato, sotto forma di ‘buoni’ da spendere presso esercizi convenzionati, per l’acquisto di schede telefoniche, snack, sigarette, alimentari, giornali o biglietti per i mezzi pubblici.

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