Terni, ‘ruba’ a Rebecca: resta in carcere

Il gip Massimo Zanetti ha convalidato l’arresto della 32enne ternana Vanessa Perretta

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di F.T.

Un ‘curriculum’ giudiziario fatto di dieci processi pendenti, quasi tutti per furti commessi a Terni, e diversi altri reati, compresi quelli che venerdì l’hanno fatta finire di nuovo in carcere: oltre quindici violazioni delle misure di prevenzione (obbligo di firma e di dimora) e – soprattutto – il furto, commesso il 5 agosto all’interno del bar caffè ‘Le Fontane’ – del contenitore con le offerte destinate alla piccola Rebecca Antonelli, la bambina ternana gravemente malata per la quale i suoi familiari, e tante realtà cittadine, si stanno da tempo mobilitando per raccogliere i fondi necessari per accedere alle costose terapie.

Resta in carcere In seguito a quest’ultimi episodi, Vanessa Perretta, la 32enne di Terni soprannominata ‘Mani di velluto’, è finita di nuovo in carcere e lunedì mattina, di fronte al gip Massimo Zanetti, si è tenuta l’udienza di convalida. Il giudice, oltre a confermare la misura applicata dagli agenti della squadra Volante di Terni su disposizione del pm Elisabetta Massini, ha ordinato la custodia in carcere per la donna, ora detenuta all’interno della struttura perugina di Capanne. Il suo legale, l’avvocato Alessio Pressi, ha ipotizzato il trasferimento all’interno di una comunità terapeutica, sulla base delle relazioni che i medici del Sim di Capanne effettueranno nei prossimi giorni.

 

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