Terni, San Valentino: fedeli e religiosi al gelo

Occorrono 67 mila euro per sostituire la caldaia dell’impianto di riscaldamento ormai fuori uso. I fedeli chiedono l’aiuto della diocesi

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Il primo preventivo arrivato in parrocchia ha fatto sobbalzare dalla sedia padre Johnson Perumittathn, parroco di San Valentino: occorrono ben 67 mila euro per sostituire la caldaia dell’impianto di riscaldamento della basilica dedicata al patrono di Terni, ormai inutilizzabile. Tanti soldi, che la chiesa non ha e dunque al momento ci sono poche alternative, anzi una: le messe si svolgono al gelo.

«Fare presto»

E così alcuni fedeli hanno iniziato a mobilitarsi per cercare di risolvere la questione, confermata da padre Johnson, da cinque mesi alla guida della parrocchia (che almeno nella sua abitazione e degli altri tre frati carmelitani di San Valentino, servita da un’altra caldaia a metano, può contare su termosifoni funzionanti). «L’impianto, che risale agli anni ’80, è fuori norma, mancano alcune certificazioni. Abbiamo ricevuto una lettera dell’Agenzia ambientale che ci fa presente la cosa, sembra che in passato siano mancati controlli e manutenzioni. Dunque bisogna al più presto sostituire l’impianto, non possiamo attendere oltre. Abbiamo chiesto un primo preventivo, è molto alto, ora ne stiamo aspettando altri che ci auguriamo arrivino la prossima settimana».

Si bussa in diocesi

La speranza è che le cifre siano più basse, anche se è evidente che la spesa da sostenere sarà in ogni caso rilevante. «Non abbiamo risorse – continua il parroco -, forse dovremo accendere un mutuo, o sperare che qualcuno ci aiuti». Qualcosa ha iniziato a muoversi a Natale, grazie al mercatino organizzato in parrocchia, durante il quale sono stati raccolti 1.070 euro. «Non è molto, ma so che ci sono altre persone che hanno voglia di aiutare» aggiunge padre Johnson. E poi c’è la speranza che anche la diocesi decida di intervenire. «So che alcuni fedeli hanno riferito al vescovo Piemontese questa problematica, io non l’ho ancora fatto perché sono in attesa di ricevere gli altri preventivi e quantificare con certezza la spesa da sostenere». L’unica certezza, per ora, è che c’è la necessità di fare presto, anche perché la festa del patrono è sempre più vicina.

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