«Una conferenza di programma per Terni»

A chiederla al sindaco è la Confcommercio. Il presidente Lupi: «Elaboriamo una linea di azione comune per lo sviluppo della città»

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Promuovere, a Terni, un confronto aperto con la città, per riflettere sulla visione di futuro per questo territorio: a chiederlo al sindaco Leonardo Latini, a pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, è il presidente di Confcommercio, Stefano Lupi. «La nostra proposta – spiega – è di realizzare a breve una conferenza cittadina di programma, articolata in distinte sessioni tematiche, nelle quali affrontare le linee strategiche e le relative azioni necessarie allo sviluppo del territorio».

I temi

Con la sua proposta, Confcommercio Terni manifesta l’esigenza di riflettere su come rafforzare la dimensione economico-produttiva della città. Secondo l’associazione di categoria, infatti, la promozione di interventi di rigenerazione del tessuto urbano, la rivitalizzazione del centro cittadino, la questione ambientale, il rapporto con la grande fabbrica, le infrastrutture per lo sviluppo (palazzetto dello sport, università, scuole, ecc.) dovrebbero essere gli asset strategici oggetto delle sessioni di lavoro. «È necessario definire una linea di azione comune – si legge in una nota -, piuttosto che inseguire pur apprezzabili idee dettate dalla generosità del fare che, se non supportate da una condivisione, rischiano di apparire estemporanee e slegate tra di loro».

Turismo in primis

Sempre a detta di Confcommercio particolare attenzione deve essere riservata al ruolo del turismo inteso in termini di sviluppo, attraverso la definizione di un piano di marketing territoriale, per il quale l’associazione chiede «immediate occasioni di verifica» ed una «concreta condivisione da parte di tutti gli stakeholder interessati». «Noi riteniamo – conclude il presidente Lupi – che vi siano le condizioni per coinvolgere le forze vive della città, chiamando ciascuno ad una forte azione di responsabilità. Occorre una visione integrata delle diverse politiche municipali, in armonia con la storia, le tradizioni e le vocazioni del nostro territorio».

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