Terni: «Fasce orarie, costi e mezzi. Ecco i guai». Nodo Ztl anche per i riders

Una rappresentanza dei lavoratori a palazzo Spada per parlare delle problematiche. Iapadre apre a possibile accorpamento delle fasce

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di S.F.

Le fasce orarie da rivedere, i costi e le convenzioni con le attività commerciali. Sono i temi principali – in realtà, alla fine, si è parlato a lungo solo del primo – trattati giovedì in III commissione consiliare: a palazzo Spada una rappresentanza di riders è stata audita per esporre le diverse problematiche legate al servizio in città e non solo. Chiaro che il mirino è sulla Ztl. Poteva mancare lo scontro politico su uno dei tanti atti di indirizzo? Negativo, ovviamente.

«NON CI MERITIAMO QUESTA UMILIAZIONE»

L’sos

A parlare ci ha pensato in particolar modo Alessio Badoglio, uno dei sei riders protagonisti dalle 12.3o. Il tutto partendo dalla situazione vigente: «Attualmente paghiamo 112 euro per l’ingresso dalle 11 alle 15 e dalle 18 a mezzanotte. Secondo noi è problematico – ha spiegato – perché si lavora dalle 10 in modo continuativo». Elencate criticità per le consegne, le perdite lavorative e le rinunce agli ordini. Le richieste? «‘Aprite’ la fascia oraria, vorremmo abbassare i costi e avere un maggior guadagno. Non crediamo sia così complicato per tre ore», ha aggiunto. Poi la seconda questione: «Il servizio porta benefici anche alle aziende di ristorazione ed i nostri compensi sono bassi. Le spese per il mezzo sono tutte a nostro carico, è possibile trovare una soluzione con chi si occupa di manutenzione e avere delle sovvenzioni con scontistiche? In tanti fanno questo lavoro h24 e ci sono costi per benzina, pasti, veicoli e altro. Paghiamo le tasse, si è a partita Iva e tutto influisce sul reddito. Le consegne? Ai 3-4 euro va tolto il 20%», i dati di massima posti al centro dell’attenzione. «C’è chi non esce di casa grazie al nostro servizio ed è un risparmio su viaggi e spostamenti». Ad ascoltarli per l’amministrazione gli assessori Marco Iapadre (viabilità) e Stefania Renzi (commercio). Parlerà solo il primo.

«FARE UNA CASA DEI RIDERS»

La valutazione

Iapadre dal canto suo ha esordito ribadendo che è in corso la revisione del regolamento Ztl per far diminuire i circa 23 mila permessi attuali: «Le fasce orarie stabilite all’epoca hanno una ratio condivisibile, probabilmente – il suo pensiero – l’evoluzione del servizio fa sì che risulti difficoltoso riuscire a lavorare con quelle ore. Prendiamo atto della segnalazione e ragioneremo se accorpare le due fasce. Tuttavia la possibilità di parcheggio resterebbe di trenta minuti». Poi una serie di interventi e richiesta di delucidazioni da parte di Guido Verdecchia (AP), Francesco Filipponi (PD), Claudio Fiorelli (M5S), Claudio Batini (AP), Josè Kenny (Innovare per Terni), Francesco Maria Ferranti (FI), Elena Proietti Trotti (FdI) e Marco Cecconi (FdI). Ben presto la partita si sposterà sul piano politico.

MAGGIO 2022, IL PERMESSO PER I RIDERS

I numeri dei motorizzati

Bene, ma quanti sono i riders coinvolti? «Siamo un centinaio in tutto – è stato puntualizzato -, la metà usa la bicicletta ed il resto sono ‘motorizzati’ tra auto e scooter. Parliamo di 20-25 persone che girano con l’autovettura dentro la Ztl, un numero esiguo. E si paga 112 euro». Iapadre a questo punto ha confermato la disponibilità ad «un’apertura nell’andare incontro alle esigenze. Il costo del permesso è di 60 euro più diritti di segreteria e marchi di bollo. Capisco la difficoltà del servizio per le chiamate con distanze maggiori». Di certo il percorso di rivisitazione del regolamento non è una passeggiata: «Non è così semplice, lo stesso vale per la modalità operativa. Stiamo studiando il periodo temporaneo per la scadenza dei permessi attuali e l’entrata in vigore del nuovo. Non è che può avvenire dall’oggi al domani». La parte finale è tutta di strategia politica.

LA DELIBERA DEL FEBBRAIO 2021 PER IL DELIVERY

L’atto di indirizzo

Succede infatti che le minoranze – l’iniziativa è di Cecconi – preparano un atto di indirizzo per, in sostanza, impegnare il sindaco e la giunta a rivisitare le fasce orarie e azzerare il contributo annuo per favorire i riders. Verdecchia chiede invece di valutare lo strumento da utilizzare per andare incontro ai lavoratori, mentre Batini ha parlato di atto che «andrà al protocollo» per le prossime commissioni. Un po’ di bagarre e poi si vota per l’immediato inserimento del documento per l’odierno appuntamento: tre favorevoli e cinque contrari. «Inutile votarlo oggi, ne parliamo con gli uffici e poi ci rivediamo», la ragione di Presciuttini (AP). Per la Proietti Trotti invece non «è una determina né una delibera di giunta, ma un atto in indirizzo per non perdere tempo visto che siamo tutti d’accordo con le loro istanze». Si chiude così. Anche perché alle 14 c’è stata la giunta comunale. Per i riders c’è da attendere.

Risposte concrete e urgenti

«Dopo aver formalmente richiesto con nota del consigliere Filipponi, al presidente della terza commissione che l’ha accolta, l’audizione del comitato dei riders, giovedì abbiamo ascoltato una rappresentanza della categoria di lavoratori. È emersa la necessità di una agevolazione per l’ingresso nella zona a traffico limitato, al fine di poter effettuare consegne in tempo ed in sicurezza, ed inoltre l’esigenza di poter fruire di alcune convenzioni. Come gruppi consiliari abbiamo sostenuto le legittime richieste della rappresentanza della categoria di lavoratori, inoltre abbiamo aderito all’atto presentato dalle minoranze in commissione che può servire come base per la prosecuzione della discussione. Sull’ingresso in zona a traffico limitato si possono a nostro avviso sia rivedere le fasce orarie di ingresso generali, oppure crearne alcune dedicate nel più complessivo ambito di riorganizzazione. Per ciò che concerne le convenzioni proporremo di verificare la possibilità di estendere quelle dell’amministrazione alla categoria, in particolare per la manutenzione dei mezzi. Siamo disponibili a lavorare al fine di dare insieme risposte concrete ed urgenti, dopo aver appunto richiesto l’audizione in terza commissione».

 

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