Terni, stamperia comunale chiusa: «Usare lavoratori socialmente utili»

Il tema è stato trattato durante la discussione sul documento unico di programmazione: emendamento bocciato

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La stamperia/tipografia del Comune di Terni chiusa da anni. Il tema è stato brevemente trattato in occasione del maxi confronto di venerdì in consiglio comunale sul documento unico di programmazione e il bilancio di previsione 2024-2026: respinto un emendamento che parlava anche della possibilità di riattivare il servizio nei locali tra largo San Salvatore e vico dei Tintori.

DUP E BILANCIO ’24-’26 APPROVATI

Ferranti con Bandecchi

Lavori socialmente utili

Ad esporsi sull’argomento è stato Francesco Maria Ferranti (FI): «C’è stata disponibilità della maggioranza ad accogliere gli emendamenti dell’opposizione, ma spiace che altri anche firmati da me non abbiano trovato condivisione. Su due cose c’è bisogno di attenzione: una è lo stadio Liberati, vetusto e antiquato, perché va garantita l’agibilità. Errore strategico anche non aver voluto accogliere a livello programmatico l’emendamento sui lavori socialmente utili: non era un impegno di spesa da coprire subito. Consentirebbe – ha proseguito – persone emarginate e disagiate di essere reinserite e avere un piccolo reddito. Permetterebbe anche al Comune di vedere riattivate attività chiuse: davanti a palazzo Spada abbiamo una tipografia/stamperia comunale chiusa da 6-7 anni perché i dipendenti che c’erano somo andati in pensione. Se il Comune potesse stamparsi le proprie cartelle e buste ci sarebbe un risparmio; due lavoratori socialmente utili permetterebbe la riapertura». Stesso discorso per i cimiteri periferici. Per ora nulla.

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