Terni, tentata rapina: bersaglio mancato

Due banditi volevano entrare in banca, ma hanno fatto male i calcoli e sono finiti alla Confartigianato

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Sono entrati in due – ma forse c’è anche un terzo complice – tagliando il vetro di una finestra e asportandolo con una ventosa. Entrambi con il volto coperto e con un taglierino in mano. Gli impiegati della Confartigianato, in via Luigi Casale a Maratta, se li sono trovati davanti all’improvviso e la paura non è stata poca.

La finestra dalla quale sono entrati i rapinatori

La finestra dalla quale sono entrati i rapinatori

Rapina mancata Pochi secondi ed è stato il caos: un’impiegata avrebbe ricevuto un colpo allo zigomo, mentre gli altri – in quegli uffici lavorano circa 50 persone – scappavano in tutte le direzioni urlando. Uno degli impiegati, invece, avrebbe reagito, ingaggiando una colluttazione con uno dei rapinatori. Di fronte a tutto ciò, i banditi hanno preferito darsela a gambe, senza portare via nulla.

IL RACCONTO DI UNA TESTIMONE – L’INTERVISTA

La caccia Sulla tracce dei due – non è escluso che il vero bersaglio del tentativo di rapina fosse la banca che sta al piano terra della palazzina e che i malviventi ritenessero che gli uffici al piano superiore fossero dello stesso istituto di credito – si sono messi sia gli agenti della polizia che i carabinieri. Mentre sul posto stanno effettuando dei rilievi gli agenti della scientifica.

PARLA IL PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO – L’INTERVISTA

Le telecamere L’Area, anche se come ha peraltro ricordato il presidente di Confrartigianato non in maniera completa, è ‘coperta’ dalle telecamere di sicurezza, sia della Confartigianato che della banca sottostante: le immagini potrebbero essere un aiuto decisivo per gli investigatori.

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