Terni, Tpl e bus 2024-2030 da quasi 30 milioni: rimodulazione e ‘carico’ sull’elettrico

Via libera alla riprogrammazione dei 13,3 milioni di euro legati al decreto ministeriale 71 del 2021. Il resto è per l’idrogeno. Spunta altra stazione di ricarica a Maratta

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di S.F.

L’area in via Angelini per la stazione idrogeno

Rinnovo del parco autobus a basso impatto a Terni per il trasporto pubblico locale, si rimette mano ai fondi a disposizione per il periodo 2024-2030. Palazzo Spada da anni ha la certezza di un ‘gruzzoletto’ da oltre 26 milioni di euro tra mezzi ad alimentazione elettrica e ad idrogeno, ora si cambia la ripartizione per ciò che concerne il decreto interministeriale 71 del 2021 da 13,3 milioni. Quadro definito e maggior ‘carico’ per l’elettrico con un bel po’ di autobus in più.

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Il quadro generale del Tpl 2024-2020

Il quadro generale pre modifica

Come noto 6,7 milioni di euro (Dm 234/2020) sono per la realizzazione dell’impianto di stoccaggio idrogeno in via Angelini a Maratta e per l’acquisto di sei/otto mezzi alimentati ad idrogeno, mentre i 6,4 milioni legati a fondi Pnrr (Dm 530/2021) sono utili all’acquisizione di autobus elettrici per il Tpl (nove veicoli) e lo sviluppo dell’infrastruttura per la ricarica a lato della stazione ferroviaria, in via Tito Oro Nobili. La rimodulazione invece è per gli altri 13,3 milioni, in un primo momento programmati per l’estensione del parco autobus ad idrogeno. Tutto sviluppato durante l’era Latini su impulso dell’ex vicesindaco Benedetta Salvati. Bene, cosa è successo?

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L’area per la stazione elettrico

La rimodulazione: 12 autobus elettrici e altra stazione

Il Comune per i quinquenni 2024-2028 e 2029-2033 ha deciso di utilizzare i fondi in modo diverso. In sostanza c’è la modifica della ripartizione: 2/3 saranno per l’allargamento del parco autobus elettrici (dodici in più) e dell’infrastruttura per la ricarica lungo viale Tito Oro Nobili. Non solo. Sarà creata un’altra stazione di ricarica per l’elettrico in zona Maratta. Motivo? «Consentirà al Comune di Terni una efficace e graduale programmazione delle sostituzioni dei mezzi attualmente circolanti con prevalenza di autobus elettrici e una parte di autobus a idrogeno, commisurati alla prevedibile disponibilità di idrogeno approvvigionabile». Andiamo ai numeri: per l’acquisizione di mezzi elettrici ci sono 8,3 milioni di euro, mentre per l’impianto di ricarica 2 milioni in più. Per l’idrogeno restano ‘solo’ 3 milioni, il 60% dei quali per due mezzi ulteriori. Il parco veicolare del Comune al 2019 poteva contare su meno di sessanta veicoli ad alimentazione gasolio, metano e ibrida, più i tredici per il trasporto a chiamata. Dell’iter se ne sono occupati in particolar modo il dirigente all’ambiente Paolo Grigioni e la comandante della polizia Locale Gioconda Sassi. La proposta è degli assessori Mascia Aniello e Marco Iapadre.

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