Terni, Valserra ‘riapre’ e la protesta prosegue

Strada transitabile – non senza intoppi – e residenti della Rocca di nuovo a casa. Il Comitato civico: «Restano tanti problemi»

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La strada Valserra

La strada provinciale 67 è stata riaperta – non senza intoppi, legati all’installazione dei semafori e che hanno costretto gli agenti della polizia municipale a fare la spola fra i due estremi della zona a senso unico alternato – ed i circa 80 residenti di Rocca San Zenone, sfollati in seguito all’incendio, hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni.

IL COMUNE: «FATTO LAVORO STRAORDINARIO» – VIDEO

Lento ritorno alla normalità Un sabato ‘normale’, dopo diversi giorni di emergenza, per questa zona di Terni. Anche se le bonifiche e gli interventi – a protezione della frazione della Rocca ma anche della strada provinciale – dovranno proseguire. Con l’auspicio che possano arrivare i fondi dello stato di emergenza chiesto dal Comune alla Regione Umbria, legati agli stanziamenti del governo per la siccità dell’estate 2017. In tutto, poco meno di un milione di euro visto che per la parte di competenza del Comune sono stati chiesti 400 mila euro (350 mila per gli interventi più e meno urgenti più 50 mila per la gestione dell’emergenza) ed altri 500 mila euro dalla Provincia per la messa in sicurezza della sp 67 Valserra.

La montagna ‘mangiata’ dal fuoco

Per quanto tempo? Restano così le incognite sui tempi degli interventi che dovranno essere attuati – la cronica carenza di fondi pesa – e non è difficile immaginare che il senso unico alternato sulla ‘provinciale’ possa restare in vigore per un periodo di tempo piuttosto lungo, nella speranza poi che le precipitazioni autunnali e invernali non creino altri disagi in un’area resa più instabile dall’incendio.

La protesta Prendendo spunto dall’emergenza di questi giorni, intanto, il comitato civico Alta Valserra si è riunito sabato mattina a Poggio Lavarino per fare il punto della situazione sulle criticità di una zona che – affermano i residenti – «è stata abbandonata dalle istituzioni, anche se qui le tasse si pagano come a Terni. Ma i servizi scarseggiano e le inefficienze sono tante».

COMITATO VALSERRA: «ECCO TUTTI I PROBLEMI»

«Tante criticità» Insomma, partendo dai disagi – fisiologici – legati all’incendio, il comitato – a cui sono giunte nuove adesioni soprattutto da parte di giovani residenti in questa parte di territorio – rilancia la propria attività che punta a dare voce e peso alla Valserra, a chi ci vive ed ai suoi problemi. Che vanno dallo stato delle strade («cadono massi in continuazione e le buche non si contano») a quello delle strutture e delle opere pubbliche («le manutenzioni non esistono più da tempo, nelle frazioni, nei cimiteri e nei collegamenti»), dalle difficoltà nelle comunicazioni («prendiamo soltanto sei canali tv e con i telefoni ci sono sempre problemi») alla scarsa cura per un patrimonio ambientale «che potrebbe essere il ‘giardino di Terni’, spinto verso un turismo di qualità, ma che invece non viene valorizzato affatto».

Rifiuti e treni Il punto, dopo l’assemblea, è stato fatto da tre esponenti del comitato – Gaia Matteucci, Giuliano e Danilo Leopoldi – e non sono mancate neppure critiche al sistema di raccolta dei rifiuti. Un altro tema è quello delle fermate del treno alla stazione di Giuncano, ripristinate fino al 20 agosto – sette al giorno – in seguito all’emergenza ma che i residenti vorrebbero mantenere: «Dopo l’istituzione delle fermate – affermano – oltre 50 persone il primo giorno ed oltre 60 il secondo hanno utilizzato la stazione di Giucano che necessiterebbe solo di interventi minimi per poter entrare di nuovo in funzione».

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