Terni, via Campofregoso: «Paura ad attraversare, specie di sera. Comune ci sei?»

I residenti: «Segnaletica orizzontale ormai inesistente e scarsa illuminazione. Ci è stato risposto di pazientare»

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«È un anno che segnaliamo al Comune di Terni le condizioni in cui versa via Campofregoso, con la segnaletica orizzontale ormai inesistente, la scarsa illuminazione e alberi non potati che coprono la visuale a pedoni e automobilisti. Ci è sempre stato risposto di pazientare, ma la situazione è pericolosa e non possiamo più attendere».

La segnaletica orizzontale

A segnalare la situazione sono alcuni residenti che lamentano come «soprattutto all’altezza della pizzeria Lo Strabacco la segnaletica orizzontale per l’attraversamento pedonale è ormai rovinata. Il pericolo è maggiore soprattutto di sera: non essendoci illuminazioni idonee né semafori, si rischia costantemente di essere investiti dalle macchine che sfrecciano ad alta velocità senza fermarsi. Colpa – dicono – della scarsa illuminazione, di una mancanza di un semaforo idoneo per l’attraversamento pedonale e degli alberi non potati che coprono la visuale agli automobilisti, più volte è stata sfiorata la tragedia. Un vero peccato in quanto sappiamo che da poco sono stati investiti dei soldi per il progetto ‘piano periferie’ Gruber-Cairoli, un bel percorso pedonale che le persone però di sera hanno paura di attraversare perché rischioso».

Le richieste al Comune

Tutto questo i residenti lo hanno «più volte segnalato al Comune, ma l’unica risposta che abbiamo ricevuto, e che risale a settembre 2023, è stata da parte dell’assessore Mascia Aniello che ci ha scritto: ‘Tale problematica, molto rilevante e per giunta presente in una zona trascurata da sempre, non rientra nelle mie deleghe, pertanto ho girato la richiesta al mio collega Marco Iapadre. Tenga presente che il necessario intervento avverrà solo dopo ulteriori passaggi burocratici ad opera della polizia Locale. Dovremo pazientare un po’, purtroppo, nonostante l’evidente pericolosità della situazione’. Da lì, e siamo ormai quasi ad aprile, più il nulla».


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