Terni, via del Leone: ora la priorità è ‘salvare’ i 5 negativi

Dodici casi di Covid, operatore compreso, tutti isolati in due appartamenti. Nel terzo ci sono i ‘negativi’ che ora verranno testati di nuovo. Vascigliano: tutti negativi i tamponi

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Il tavolo tecnico a cui hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti, in testa la Usl Umbria 2, ha individuato la priorità per il ‘focolaio’ che sta interessando la struttura di via del Leone, a Terni, dove sono state registrate in totale dodici positività al Covid-19 fra altrettanti giovani di origine africana, accolti dall’associazione San Martino. Ed è quella di tutelare i cinque risultati negativi ai test.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Camillo Giammartino

«Nuovi test ai cinque»

«Le persone sono ospitate in tre appartamenti – afferma il direttore sanitario della Usl 2, Camillo Giammartino -. I positivi, dodici considerando anche l’operatore risultato per primo Covid+, sono in due appartamenti. I cinque negativi, invece, risiedono nella terza abitazione. Di fronte ai rischi di promiscuità, e quindi di contagio, si è deciso di procedere così. Nuovi tamponi per i cinque e, una volta verificata la seconda negatività eventuale e l’assenza di sintomi, si procederà al loro trasferimento in un’altra struttura. Proprio per tutelarli al massimo. In tal modo manterremmo nell’edificio solo i soggetti positivi, in isolamento contumaciale con sorveglianza sanitaria».

Vascigliano: tutti negativi. Indagine epidemiologica in corso

Intanto tutti i tamponi effettuati sui residenti della struttura semi residenziale per pazienti psichiatrici di Stroncone, presso la quale il primo soggetto positivo – l’operatore della ‘San Martino’ dopo il quale sono state riscontrate altre otto positività – prestava servizio, sono tutti risultati negativi ai test. Un sospiro di sollevo per ospiti, loro familiari e operatori della struttura di Vascigliano. Di contro l’indagine epidemiologica sui dodici stranieri positivi di via del Leone è tuttora in corso da parte del servizio di igiene e prevenzione della Usl Umbria 2: al momento non risultano applicati isolamenti fiduciari e spetterà all’autorità sanitaria decidere in tal senso, anche per eventali ulteriori tamponi alle persone che abbiano avuto contatto con i dodici in questione.

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