«Va a finire che, come spesso è successo, alla fine avevamo ragione noi». Nel giorno in cui il consiglio comunale di Terni è chiamato a discutere i temi della sicurezza cittadina, Gianfranco Colasanti, rappresentante ternano dell’Unione nazionale mutilati e invalidi civili, torna alla carica sulle questioni relative proprio alla sicurezza carente in viale otto marzo.
Il Comune La questione, nei giorni scorsi, era stata sollevata anche dai consiglieri comunali Valeria Masiello e Sandro Piccinini (Pd) che con un’interrogazione chiedevano all’amministrazione «di procedere ad una riorganizzazione dei parcheggi lungo il viale, in prossimità dell’ospedale, eliminando le aree di sosta su un lato, sulla curva, per evitare disagi alla circolazione, alle ambulanze a ai bus, causati dai veicoli in manovra per entrare negli stalli di sosta».
L’Unmil Colasanti dice che «si tratta di una questione che noi, come associazione, avevamo evidenziato già durante la fase di progettazione del nuovo marciapiede e della relativa pista ciclo-pedonale. Era evidente, infatti, che con quella larghezza di 5 metri e 85 centimetri, invece dei tre metri che noi avevamo consigliato, si ci sarebbe trovati di fronte alle problematiche che poi sono emerse. Ma negli uffici comunali ci sono dei tecnici molto bravi e praparati, che evidentemente non hanno bisogno di nessun consiglio. E infatti ecco quello che è successo. Solo che adesso bisognerà rimetterci le mani e questo costerà dei soldi a tutti i cittadini».
Ballerani Ma il presidente di Unmil va oltre: «C’era stata la promessa – dice – da parte dell’assessore Ballerani, di organizzare un incontro, sui temi della sicurezza e della vivibilità. L’impegno era stato preso anche con il giudice Santoloci, ma siamo ancora in attesa di conoscere le intenzioni dell’assesore che, invece, non solo non ha reso noto alcuna data, ma non ha nemmeno dato seguito alle promesse di nuovi confronti preparatori».