Torgiano, revocata delega a Morbidini

Il sindaco Nasini ha tolto l’incarico di fiducia al vicesindaco e assessore: «Venuto meno patto con tutta la cittadinanza»

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È terremoto a Torgiano nella maggioranza in Comune: il sindaco, Marcello Nasini ha revocato l’incarico di fiducia di assessore e quello di vicesindaco al consigliere Enzo Morbidini, dopo che «tre consiglieri della maggioranza – si legge in una nota a firma di alcuni consiglieri di maggioranza – tra cui il vicesindaco, hanno fatto mancare il numero legale al consiglio comunale, per ben due sedute consecutive».

L’accusa

E definiscono il comportamento dei tre come «un grave atto di irresponsabilità. In questo modo – affermano – si è impedito lo svolgimento di lavori di primaria importanza, previsti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione del bilancio preventivo 2019 con relativo piano OO.PP. ed esame osservazioni Prg indispensabili per convocare la Regione, la Conferenza Servizi per la definizione del procedimento. La mancata approvazione dei suddetti punti all’ordine del giorno comporta problemi e difficoltà operative da parte dell’ente nel far fronte alle spese correnti per servizi ai cittadini e ritarda l’avvio di importanti opere pubbliche necessarie all’assetto del nostro territorio».

Responsabilità

«L’approvazione del bilancio – concludono – è un obbligo di legge che abbiamo sempre affrontato con estrema serietà cercando di amministrare al meglio le risorse per il bene di tutti i torgianesi e siamo molto rammaricati di constatare che al termine di dieci anni, durante i quali abbiamo condiviso scelte importanti, per probabili personalismi in vista della prossima tornata elettorale, venga meno non solo il rapporto di collaborazione, ma soprattutto il senso di responsabilità di questi tre membri di maggioranza. Noi abbiamo sempre lavorato insieme lasciando da parte tutte quelle che erano le provenienze politiche e personali, per un unico fine: dare un futuro migliore a Torgiano. Con questo atto, i tre consiglieri vengono meno a un patto non tanto con l’attuale maggioranza, piuttosto con la cittadinanza tutta».

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