Umbria, Borghi d’Italia: ‘spinta’ al turismo

Acquasparta, l’associazione ‘lancia’ 130 eventi per promuovere i territori dopo il sisma. Al comune ternano l’archivio documentario

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Un ‘cartellone’ unico da 130 eventi in tutta l’Umbria per promuovere i territori e, in questo modo, cercare di dare spinta al turismo in seguito alla scia sismica del 2016. Questa l’iniziativa lanciata da ‘I Borghi più belli d’Italia’: l’associazione ha lanciato il ‘piano’ a palazzo Cesi, ad Acquasparta, in occasione dell’assemblea di approvazione del bilancio consuntivo.

L’idea Rievocazioni storiche, feste, manifestazioni, spettacoli ed eventi, tutti in un’unica offerta da mettere a disposizione dei turisti: «Ognuno di loro – le parole del presidente dell’associazione in Umbria, Antonio Luna – potrà avere in tempo reale la mappa delle iniziative che si svolgono in un dato periodo dell’anno nella nostra regione e così poter apprezzare l’Umbria complessivamente, anche attraverso i suoi magnifici eventi. Non si può parlare di condivisione – sottolinea sul coinvolgimento degli enti istituzionali – senza pensare di fare squadra anche con la Regione Umbria e con gli altri enti rappresentativi dei Comuni, perché la promozione si fa bene se si lavora insieme».

Acquasparta ‘leader’ Appuntamento di rilievo per il comune ternano. ‘I Borghi più belli d’Italia’ Umbria gli ha infatti assegnato il ruolo di tenutario dell’archivio documentario dell’associazione: «Un scelta – ha messo in evidenza Luna – che rappresenta e prosegue la nostra filosofia di gestione policentrica che garantisce ai territori il giusto protagonismo. In questo solco si inserisce infatti anche il fatto che Castiglione del Lago gestisce la tesoreria». Al sindaco Roberto Romani sono stati consegnati i faldoni contenenti i 150 documenti cartacei dell’associazione, ai quali se ne ulteriori 250 in formato digitale.

Sinergia Il primo cittadino di Acquasparta ha spiegato che «è un onore per noi e un’importante responsabilità tenere a curare l’archivio documentale de ‘I Borghi più belli d’Italia’; una decisione che conferma la gestione condivisa dell’associazione e che ci vede assolutamente d’accordo con questo modo di impostare le attività. È infatti la sinergia tra tutti i Comuni – ha concluso – e i territori che crea le necessarie condizioni per fare bene e per dare forza a tutti».

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