Umbria, cyberbullismo C’è Safer internet day

Stalking, diffamazioni online, ingiurie, minacce, molestie, furto di identità digitale, diffusione e detenzione di materiale pedopornografico e sextortion. Per un totale di 287 casi trattati in Umbria nel 2018, la maggior parte dei quali (238) nel capoluogo di regione: si parlerà anche di questo lunedì in occasione del Safer internet day 2019 e degli incontri organizzati dalla polizia postale e delle comunicazione a Perugia e Terni per parlare con gli studenti. Il tema è ‘Il linguaggio del web e il valore della rete: pericolo od opportunità’?

Cyberbullismo

L’evento – c’è la collaborazione del ministero dell’Istruzione e dell’università e dell’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza – a Perugia andrà in scena al ‘Capitini’ e coinvolgerà 600 alunni del ‘Pieralli’, ‘Bernardino Di Betto’, ‘Galilei’, ‘Volta’ e ‘Bruno’. Focus sul cyberbullismo anche a Terni: in questo caso l’appuntamento è a palazzo Gazzoli con la partecipazione di 300 studenti dell’Allievi-Sangallo’, ‘Angeloni’, ‘Donatelli’ e ‘Tacito’. Si tratterà di un’edizione speciale del progetto ‘Una vita da social’ che prevede workshop in contemporanea in tutta Italia con slogan ‘Insieme per un internet migliore’.

L’obiettivo

Attività di prevenzione ed informazione per i ragazzi, oltre che dare indicazioni per sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza incorrere nel cyberbullismo e nella violazione della privacy. Il Safer internet day si rivolge quindi ai ragazzi e alle professionalità della scuola, agli insegnanti, agli operatori dell’informazione e del settore new media ma soprattutto si rivolge ai genitori che ignorano il più delle volte come aiutare i propri figli a non cadere nei pericoli della rete. «Lo scopo – spiega Anna Lisa Lillini, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per l’Umbria – di tutti i progetti realizzati ed in corso tende a sensibilizzare non solo i giovani ma anche gli adulti, essi siano genitori o insegnanti, ad un utilizzo più responsabile delle nuove tecnologie».

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