Non bastavano i tagli al costo del lavoro, le polemiche e le istanze di fallimento. Ora per l’ex Gruppo Novelli – oggi Alimentitaliani – spunta anche un ‘giallo’ legato al passaggio di mano della ‘Fattorie Novelli Srl Agricola’, società che con i suoi 166 addetti e le strutture di Amelia, Montefalco e Spoleto, detiene gran parte del patrimonio del gruppo.
Cambio di proprietà Da società partecipata al 100% dal Gruppo Novelli Srl e quindi, in seguito al cambio di proprietà , da Alimentitaliani, lo scorso 8 febbraio la ‘Fattorie Novelli Srl Agricola’ è stata acquisita al 100% da due nuovi soci: la ‘Poderi Greco Società Semplice Agricola’, al 90%, e da Greco Cataldo per la restante parte.
Tanti dubbi Chi nel ‘giallo’ ci vede qualcosa di più preoccupante per il futuro della stessa azienda, sottolinea come entrambi i soci-proprietari – per un capitale sociale complessivo di 200.400 euro – siano al di fuori del perimetro dell’ex Gruppo Novelli in concordato, analogo a quello ceduto ad Alimentitaliani lo scorso 22 dicembre.
I proprietari La ‘Poderi Greco Società Semplice Agricola’ – capitale sociale di 21 mila euro e sede legale a Cariati (Cosenza) – appartiene a sei soci, tutti della famiglia Greco compreso un amministratore, ed ha come oggetto «l’esercizio esclusivo delle attività agricole ed in particolare la gestione, l’acquisto, la vendita, l’affitto, la permuta e la conduzione di aziende agricole, zootecniche, poderi e fondi rustici al fine di svolgere attività agricole quali colture agrumicole, orticole, olivicole, vitivinicole, frutticole, cerealicole, foraggicoltura, coltivazione vivaistiche, coltivazione di funghi, apicoltura, allevamento di bestiame; attività relative alla conservazione, trasformazione manipolazione vendita ed esportazione dei prodotti agricoli conseguiti, nonchè l’utilizzo delle infrastrutture aziendali per scopi agrituristici o di turismo rurale».
Chiarezza Sul passaggio di mano, i lavoratori dell’ex Gruppo Novelli e gli stessi sindacati – riuniti mercoledì pomeriggio in assemblea con il personale presso la sede della Cgil di Terni – sono intenzionati a fare chiarezza al 100%. Come se la ‘carne al fuoco’, in una fase ancora una volta decisamente travagliata, non fosse già di per sé sufficiente.