Umbria: «Forestale, patrimonio di tutti»

Il segretario regionale del Prc, Enrico Flamini: «Lo smembramento è un provvedimento sbagliato e senza senso»

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di Enrico Flamini
Segretario Regionale Prc Umbria

Lo smembramento del Corpo Forestale dello Stato previsto nel Ddl ‘Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche’, per capirsi la famigerata riforma Madia, è un provvedimento sbagliato e senza senso.

Intanto, per quanto riguarda le lavoratrici e i lavoratori, l’accorpamento all’arma dei Carabinieri, a quanto è dato di sapere, dovrebbe avvenire su base volontaria. L’alternativa è la mobilità. Alla faccia della possibilità di scelta. Non solo. Come noto, il Corpo Forestale dello Stato è un corpo di polizia civile, sindacalizzato e con diritto di sciopero. La militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato farà perdere alle lavoratrici e ai lavoratori il loro status civile e tutti i diritti sindacali, cancellando di fatto un patrimonio di competenze frutto di una storia secolare.

È molto probabile che questa pseudo-riforma tutelerà solo i vertici, mentre i forestali torneranno indietro di decenni. Detto questo, la questione è davvero pesante per quanto riguarda la tutela del nostro ambiente, del paesaggio, del patrimonio agro-forestale. Nel solo 2013 il Corpo Forestale dello Stato ha accertato più di 10.200 reati ambientali avvenuti nel nostro paese. Si tratta quindi di un corpo fondamentale rispetto al contrasto dei fenomeni criminali ambientali.

Anche per la nostra regione, ‘Cuore verde d’Italia’, l’assorbimento del Cfs in altri corpi potrebbe significare un forte arretramento nel contrasto ai crimini contro il patrimonio naturale e paesaggistico, dagli abusi al dissesto idrogeologico, dallo smaltimento illegale di rifiuti ai reati contro gli ecosistemi naturali e le specie protette. Siamo insomma di fronte ad una misura sconsiderata che creerà problemi organizzativi enormi.

Il governo non ha ancora promulgato i decreti attuativi. C’è ancora del tempo per provare a contrastare il provvedimento. Per questo ci rivolgiamo direttamente a quelle forze politiche maggiormente sensibili al tema presenti in Consiglio Regionale affinché si mobilitino subito presso Parlamento e Governo per modificare il Ddl. Impediamo che il Corpo Forestale dello Stato venga cancellato.

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