Umbria: «Nuovo patto per autonomie locali»

La presidente Marini ha illustrato ai sindaci le linee programmatiche di legislatura

Condividi questo articolo su

Un confronto, venerdì mattina, per la predisposizione delle linee programmatiche di legislatura, tra la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e rappresentanti di Province e Comuni, nella sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica. «Un patto istituzionale di legislatura – ha proposto la Marini – che superi il tradizionale metodo della concertazione allargata e che punti a far tornare l’intero sistema delle autonomie locali, protagonista attivo delle politiche generali della Regione».

Confronto e concertazione La presidente, nel corso del suo intervento, ha sostenuto che «dovremmo costruire un modo nuovo di confronto e concertazione, che superi il vecchio schema del ‘tavolo generale’ e si concentri su specifici obiettivi, sia per realizzare un confronto più di merito, ma anche al fine di poter valutare, nel corso del tempo, i risultati che via via dovranno essere raggiunti».

Programmazione comunitaria Una «congiuntura favorevole – per la presidente – è poi quella che vede la coincidenza nel prossimi quinquennio della legislatura appena iniziata, con il periodi di operatività della programmazione comunitaria. Questa coincidenza «ci consentirà l’opportunità di poter condividere un nuovo metodo di confronto che ci aiuterà a superare le criticità emerse nel corso della precedente legislatura e con il vecchio metodo della concertazione generalizzata».

Nuovo assetto delle Province Sulle specifiche questioni che riguardano il sistema istituzionale regionale e locale, la presidente Marini, richiamando l’attenzione sulla proposta del ‘patto di legislatura’, ha indicato due principali questioni: «Abbiamo di fronte a noi, innanzitutto, il tema della sostenibilità del sistema della pubblica amministrazione regionale, anche in vista del nuovo assetto delle Province, che non può essere certo vissuto solo per la questione della collocazione del personale».

Ruolo attivo e da protagonisti In secondo luogo, Province e Comuni, «devono, a mio giudizio, tornare a svolgere fino in fondo un ruolo attivo e da protagonisti, soprattutto per ciò che riguarda la programmazione strategica e tutte le azioni che sono già indicate nei tre Programmi operativi regionali che la Commissione europea ci ha approvato. Ciò affinché come sistema istituzionale regionale si possa essere maggiorente incisivi sulle condizioni di crescita e di sviluppo territoriale». Su queste questioni, ha concluso Catiuscia Marini, «potremmo anche ipotizzare la costituzione di due ‘cabine di regia’ per un più attento e costante monitoraggio».

Apprezzamenti La maggior parte dei sindaci intervenuti, ha manifestato apprezzamento innanzitutto per il metodo del confronto, sia in riferimento all’incontro di venerdì, finalizzato alla definizione del programma di legislatura, sia per le indicazioni fornite dalla presidente Marini e dagli assessori intervenuti, per ciò che riguarda le linee strategiche del programma. Infine, gli amministratori locali, hanno posto con forza la necessità di «una positiva collaborazione istituzionale con la Regione, essendo diverse le emergenze istituzionali, a cominciare dalla questione del nuovo assetto delle Province, fino alla scarsezza di risorse pubbliche e alla conseguente difficoltà nell’erogazione dei servizi ai cittadini». Analoghi incontri sono previsti nei prossimi giorni anche con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli